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MATTIA COLETTI & OWN ROAD / POWERDOVE

Coletti

Italia vs Danimarca con spareggio Oltreoceano. No, non è un girone valido per gli ultimi Mondiali di calcio et similia, chiariamoci, solo un placido rendez-vous tra due musicisti talentuosi, che si incontrano per far convergere le loro rispettive poetiche con artisti altrettanto talentuosi che meritano approfondimento: Annie Lewandowski, Thomas Bonvalet e John Dieterich (quest’ultimo in band notevoli degli anni Novanta come Colossamite e Gorge Trio). I pezzi sono stati registrati rispettivamente in terra danese e, se non ho capito male, tra Stati Uniti e in giro per l’Europa. Dietro Own Road si cela Simon Skjødt Jensen, singer e chitarrista dalla voce gentile. Coletti, del quale abbiamo parlato spesso, da parte sua accompagna la voce del sodale con ghirigori chitarristici delicati quanto decisi (siamo dalle parti del lavoro di un Jim O’Rourke per intenderci) che col passare dei minuti impreziosiscono un tappeto sonoro sempre più evocativo, intessuto quasi come sotto ipnosi. I Powerdove dal canto loro accennano a una sorta di rivisitazione pop figlia di approcci tanto velatamente cantautorali quanto elaborati e meno canonici (“Under Awnings” è catturata direttamente dal vivo). Questa è uscita (l’ottava della serie “Tape Crash”) anche piacevole a vedersi (c’è sempre il lavoro certosino della label italo-svizzera dietro, e si vede), tutta marrone nel cartoncino (la grafica è di un certo LUDO) e di plastica verde antico nella cassetta vera e propria. L’insieme si fa chiaramente apprezzare.

Tracklist

Lato A

01. Flower Names

Lato B

01. When You’re Near
02. Storm Signals
03. Under Awnings