Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

HORRID, Beyond The Dark Border

Coerenza. Carattere e perseveranza. In questi termini può essere riassunta fino a qui la carriera musicale degli Horrid, gruppo che da quasi trent’anni (si è formato nel 1989) porta avanti un discorso musicale senza cali e con uno spirito di abnegazione che non conosce paragoni. Spirito, questo, che è immerso nel più totale e genuino underground. Spirito che contraddistingue la band da miriadi di altre che si sciolgono come neve al sole alle prime difficoltà. Al contrario, difficoltà e problemi hanno solo forgiato il carattere del trio italiano, che nel corso degli anni ha delineato le coordinate fondamentali della sua proposta musicale: death metal senza compromessi e senza troppi fronzoli.

Beyond The Dark Border è forse la summa artistica degli Horrid: violenza, aggressività, velocità, rallentamenti claustrofobici, melodie sinistre e una voce catacombale (mai stucchevole, però) sono le note positive che lo rendono un acquisto quasi obbligatorio per tutti quelli che amano queste musiche. Si tratta di un album che non fa prigionieri tanta è la veemenza, tanta è la convinzione con cui vengono eseguite le canzoni. La produzione è cristallina, ma allo stesso tempo calda e corposa come nella migliore tradizione death (con un occhio di riguardo per la melodia creata dalle chitarre di stampo svedese), mentre le dinamiche sono ben bilanciate tra parti mid tempo e sfuriate di batteria  più veloci. Le nove tracce ricordano le agonie purulente dei Dismember e le evocazioni cimiteriali dei primi Asphyx. C’è anche un certo sentore di thrash di stampo teutonico, che si alterna con la pesantezza sulfurea e luciferina delle mai dimenticate trame infernali degli Entombed di Left Hand Path.

Ascoltando un disco di death metal nudo e crudo, oggi è facile cadere in uno stato di letargia improvvisa e fulminante: con Beyond The Dark Border questo non succede, perché nonostante non ci siano divagazioni e ricerca, la brutalità e la linearità pagano quando nascono dalla passione e dall’amore per un genere musicale. Il death è una cosa seria. E gli Horrid lo sanno.