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PENNYWISE, All Or Nothing

All Or Nothing

Ha senso oggi un nuovo disco dei Pennywise? È una domanda piuttosto standard, una questione che ci si potrebbe porre per altre decine di gruppi, risultando spesso capziosi o addirittura un po’ fuori luogo. In questo caso, però, c’è un motivo di fondo, senz’altro noto a chi ha seguito le ultime mosse della punk (aggiungere a scelta i sottogeneri “hardcore”, “skate”, “melodic”, “pop” o “altro”) band di Hermosa Beach. Si tratta dell’uscita dal gruppo dello storico frontman Jim Lindberg e dell’entrata in formazione della nuova voce Zoli Téglàs, direttamente dagli Ignite. Quindi, non certo un novellino in questo campo da gioco, e una scelta senz’altro centrata per i ragazzi, che nel bene e nel male rientrano oramai nella Storia del Punk a stelle e strisce, o meglio: californiano.

Si sa, il cambio di voce non è mai una cosa semplice, è come se segnasse un piccolo cambio di identità. Anche se i Pennywise non sembrano accorgersene più di tanto, continuando a fare, in sostanza, sempre lo stesso disco. La differenza si percepisce con chiarezza, ma alla base c’è sempre l’energica miscela di punk-hardcore che si incontra con melodie pop, come si è soliti fare dalle loro parti. Dunque, quattro accordi e via: un incessante sferragliare di chitarre con ritmiche serrate, pezzi che quando sono lunghi durano tre minuti e mezzo; come richiede la tradizione. Si è già detto, il nuovo cantante se la cava bene, e aggiunge forse un po’ più di rabbia e di rivoluzione rispetto allo storico predecessore. Saranno forse il sangue ungherese e l’eredità degli Ignite?

In definitiva, All Or Nothing, decimo disco per i Pennywise, poco aggiunge e nulla toglie a un genere che il più delle volte torna a ripetere se stesso. Contando che pezzi come, ad esempio, “Revolution” o “Let Us Hear Your Voice” appaiono come dei mezzi plagi di varie canzoni degli Offspring, e i restanti delle discrete repliche di Bad Religion, NOFX (probabilmente le migliori band di quella scena) e degli stessi Pennywise, si poteva fare anche di meglio. Ma si pogherà lo stesso senza troppi problemi: scarpe da skate ai piedi e via… verso la prossima occupazione del liceo!

Tracklist

01. All Or Nothing
02. Waste Another Day
03. Revolution
04. Stand Strong
05. Let Us Hear Your Voice
06. Seeing Red
07. Songs Of Sorrow
08. X Generation
09. We Have It All
10. Tomorrow
11. All Along
12. United