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KOTIOMKIN, Squartami Tutta (Black Emanuelle Goes To Hell)

Continua la singolare operazione dei Kotiomkin di pubblicare colonne sonore per film immaginari; così, dopo Maciste Nell’inferno Dei Morti Viventi (Peplum Holocaust) del 2014, ora è la volta di Squartami Tutta (Black Emanuelle Goes to Hell), evidentemente ispirato dalla saga di pellicole erotiche degli anni Settanta (e dedicato a Joe D’Amato, regista dei film originali), corredato anche di una trama che serve più che altro da pretesto per i titoli dei brani.

Quella che potrebbe essere una delle maggiori attrattive del disco, cioè l’idea che ne sta alla base, rischia a conti fatti di essere un’arma a doppio taglio, perché non si riesce tanto a capire il senso del realizzare una colonna sonora di un film sì inventato, ma collocato all’interno di un immaginario ben preciso e facilmente circoscrivibile in termini storici, culturali e quindi musicali, se poi schiacciamo il tasto play e sentiamo un’altra cosa. Qui, infatti, non ci si rifà esattamente ai lavori italiani per il cinema anni Settanta (cosa riuscita a meraviglia ai Calibro 35, ad esempio), ma a una loro reinterpretazione in chiave stoner-doom strumentale. Quello richiesto a chi ascolta, quindi, è un salto doppio che può infastidire risultando pretestuoso e rischiando di danneggiare un lavoro di per sé molto godibile, potente, ben scritto e ben suonato, che non ha paura di osare e andare oltre la solita riproposizione di schemi noti. Non di rado, infatti, le trame sonore dei Kotiomkin si dipanano in maniera tutt’altro che scontata, arrivando a lambire territori di stampo prog.

In definitiva, Squartami Tutta è un album sicuramente interessante, a patto di aver ben chiaro cosa (non) aspettarsi.