XO, NDE

XO, NDE

Con una manciata di pezzi che danno la sensazione di andare subito dritti al dunque, Francesco Perissi fa il suo esordio autoprodotto. Toscano, ha un passato come batterista in band hardcore e poi alternative metal (nei Qube, dove suonava la chitarra mentre alle vocals c’era il tipo dell’etichetta Dio Drone). In NDE lavora ai fianchi una materia grezza e volutamente caotica, che cerca di catturare atmosfere metalliche e apocalittiche (ve li ricordate gli inglesi Pitchshifter?), ingabbiandole in strutture di stretta osservanza electro-noise, “[C21H30O2]”, e la cosa avviene più o meno in tutti i restanti brani. Si distinguono le sfuriate ritmiche, à la Nine Inch Nails, della successiva “[C20H25N30]”, e le folate di synth di “[C13H16CINO]”, mentre in “[C9H13N]” Perissi azzarda ipotesi “rumorose” che non disdegnano di crogiolarsi in accattivanti strutture ritmiche, come a evidenziare la voglia di mettersi in gioco pur restando fedele alle amate chitarre. Queste ultime invece tornano protagoniste nella chiusura in salsa cyber-western di “[Xo]”, forse la traccia più interessante. In sostanza NDE è un modo per presentarsi al pubblico in veste solista e, come si suol dire in questi casi, specie per un esordio: se son rose fioriranno.