WELTER IN THY BLOOD, Todestrieb

Welter In Thy Blood

Los Angeles: Hollywood, glam metal e gente zuppa del tuo sangue. Todestrieb è il perfetto film di genere, se il genere piace. Qui ci sono cinque pezzi nei quali hanno squagliato funeral doom, drone doom, noise e un pochetto di sperimentazione. Non fossero sull’italiana Dusktone, i Welter In Thy Blood starebbero molto bene nel catalogo Crucial Blast o in quello Heart & Crossbone, perché il loro sound è sporco, lo-fi, pesantissimo e del tutto disinteressato a piacere (ma a qualcuno piace proprio così). Braccia tagliate in copertina, band-logo come il graffito di un pazzo, questi tirano il doom al massimo: non sono i Tyranny, non gli Habsyll, non i Fistula e non i Primitive Man, probabilmente sono l’imbastardimento di un imbastardimento di quello che suonano questi gruppi. Non c’è molto altro da aggiungere: dischi come Todestrieb sono Blob, la Cosa carpenteriana che – è vero – addosso ha le facce ancora visibili della gente che ha ammazzato, ma è allo stesso tempo una sola creatura che sbraita.

Si serve crudo, poi si vede un po’ chi mangia chi.

Tracklist

01. Culture Of Violence
02. Blood Stained Hope
03. Cease To Exist
04. Thanatos Instinct
05. Suicidal Ideation