VOIVOD, Forgotten In Space – The Noise Records Years

Come già anticipato da Away in sede di intervista, in questo periodo vedranno la luce varie ristampe per celebrare l’imminente quarantesimo anniversario della band.

Si comincia con questo ricchissimo cofanetto (sia formato vinile che cd) contenente ben tre album in studio dal catalogo Noise, più il live No Speed Limit Live ’86 e Dimension Hatröss – The Demos, ai quali si accompagnano un libro di quaranta pagine, un dvd con il documentario Chaosmongers, il live a Chicago del 1988 e l’audio del concerto tenuto dal quartetto al World War III festival nel 1985, oltre ad una USB con tutte le tracce del formato fisico. I tre album in studio sono ovviamente Rrröööaaarrr, Killing Technology e Dimension Hatröss, appositamente rimasterizzati. Dei tre dischi abbiamo già parlato nella nostra introduzione alla band, uno dei nomi fondanti del nostro background e rappresentativi di quella pulsione eretica che ha portato la band dall’iniziale venerazione per Venom e Motörhead alla sua evoluzione venata di psichedelia e prog, vicina al sentire di un nome seminale come i King Crimson, senza dimenticare ovviamente gli omaggi ai Pink Floyd e una forte vicinanza a un nome di culto come quello dei Die Kreuzen. Nel mezzo, appunto, un percorso che proprio nei tre dischi qui contenuti marca le proprie peculiarità e costruisce le sue basi. Rrröööaaarrr è, infatti, lavoro caustico, ancora dotato della ferocia che aveva segnato il debutto War And Pain e rappresentava per il tempo un vero caposaldo dell’estremismo in salsa metal punk, una pietra miliare e una porta spalancata verso sonorità a venire in cui la furia iconoclasta si legava ad una visione al di fuori dalle righe, si pensi ad esempio a quanto del suo dna è riscontrabile dentro Lo Flux Tube degli O.L.D. (1991) con Dubin, Plotkin ed Everman, accompagnati da un guest come John Zorn. Con Killing Technology e Dimension Hatröss l’evoluzione compie un balzo sempre più lungo, fino Nothingface, la chiusura del ciclo prima del tuffo nel vuoto rappresentato da Angel Rat, ma di questo parleremo nel prossimo capitolo. La realtà è che l’immaginario da sempre cifra stilistica dei canadesi – anche grazie ai testi e alle grafiche di Away – si formerà in tutta la sua complessità e il suo fascino nei tre titoli contenuti nel cofanetto: scenari distopici, viaggi spaziali e future guerre post-nucleari condotte da barbari mutanti, poi, a livello musicale, il tratto immediatamente riconoscibile delineato dalle peculiari traiettorie di chitarra del prodigio Piggy, la voce unica e il piglio tra il teatrale e l’affabulatorio di Snake, infine una sezione ritmica fuori dall’usuale (Blacky e Away).

A fianco di tre degli album più amati della band, troviamo copiose testimonianze live e demo in grado di fornire un quadro quanto più completo di quel mix unico nel suo genere di thrash, psichedelia, approccio prog nella ricerca di una formula sonora libera e alternativa all’usuale, con una incredibile capacità di non risultare mai troppo ostici o astrusi, tanto da restare tra i beniamini del metal più coraggioso e conflittuale (vederli in tour con i Celtic Frost al tempo deve essere stata una di quelle esperienze che segnano a vita). C’è poco da fare: anche se avete già i dischi, questo cofanetto con molti bonus si presenta come un’occasione troppo ghiotta per farsela sfuggire. A buon intenditor…