VISCERA///, 28/2/2014

Viscera///

Ancona, Glue-Lab.

Senz’ombra di dubbio quello attuale è davvero un periodo ricco di impegni per i Viscera///, pronti a far uscire le collaborazioni con il duo [multer] (per Consouling Sounds) e con gli Abaton, progetti in cui i musicisti interagiscono e si mischiano, a ribadire la curiosità di una formazione già autrice del complesso progetto Auge. Sempre a breve, poi, uscirà anche la ristampa su vinile di Cyclops, album del 2007. Quella di oggi al Glue-Lab è la penultima data di un tour che ha portato la band in Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Lituania, Estonia e Lettonia, oltre che in Italia (Ancona e Pescara), così da chiudere in bellezza e festeggiare con gli amici. Nonostante i molti chilometri macinati e la stanchezza, i Viscera/// non sembrano davvero intenzionati a offrire un set rilassato o spompato, al contrario rovesciano sui presenti una vera valanga di note che mettono a dura prova udito e impianto del circolo. Perché la formazione ha dal vivo una botta capace di stupire anche chi di concerti e watt se ne intende, il tutto senza lasciare in secondo piano una scrittura che miscela all’interno di un suono personale e immediatamente riconoscibile contaminazioni metal e “core” (ma non solo), all’insegna di un estremismo ben calibrato e mai fine a se stesso. Sotto una plumbea cappa nera, che solo di rado viene squarciata da barlumi di speranza in forma di linee melodiche e clean vocals, le note dei Viscera/// si diffondono e moltiplicano quasi che sul palco non si muovessero solo tre persone, a ribadire una voglia di lasciare il segno mai paga e forse riattizzata dal ritorno sul suolo italiano. C’è spazio anche per un lungo bis, chiamato dai presenti e offerto senza farsi troppo pregare, prima di deporre gli strumenti e dedicarsi alle chiacchiere e al meritato riposo. Se tutte le sere i Viscera/// offrono set così intensi, temiamo gli ci vorrà parecchio per recuperare le forze dopo un intero tour. Attendiamo ora le nuove prove in studio, certi di non restare delusi e curiosi delle nuove sfumature che il loro songwriting in continua evoluzione andrà ad assumere.

Grazie a Ludovica Galeazzi per le foto.