VI SOM ÄLSKADE VARANDRA SÅ MYCKET, Det onda. Det goda. Det vackra. Det fula.


 

Amarezza, paura, solitudine. Sono questi i sentimenti protagonisti del secondo lavoro in studio degli Svedesi Vi Som Alskade Varandra Sa Mycket, band di Stoccolma attiva dal 2012, che dopo gli ottimi due ep e l’album Den Sorgligaste Musiken I Världen, tornano ad emozionare con incredibile maestria.
“Det Onda. Det Goda. Det Vackra. Det Fula” è l’espressione di una tristezza incantevole, un racconto drammatico avvolto in una tensione che non dà tregua, trasmettendo però un desiderio di redenzione e speranza, in una scalata post-hardcore eterna e vertiginosa, fra arpeggi malinconici di chitarre modulate e riff violenti, come le urla del vocalist Arvid Ringborg, disperate e agonizzanti, prigioniere di un passato ormai lontano, soffocate dalle inerzie di un presente talvolta alienante e dalle prospettive di un futuro nebbioso.
I testi, interamente in svedese, trascendono ogni barriera linguistica, grazie all’incredibile capacità della band di imprimere una carica emozionale di stampo post-rock, tremendamente intensa in brani come “Kärleken Är Död”, “Kontakt” e “Vilse I Pannkakan”, i cui contenuti riassumono la natura violenta ma poetica del disco, che alterna forti esplosioni di bellezza a momenti di introspezione e nostalgia. Un blend sonoro eccezionale in un disco commovente, che nella sua disperazione riesce anche farci sentire un po’ meno soli.