Un viaggio nell’Estremo Osceno

Obscene Extreme 2019

Tra due settimane ci sarà l’Obscene Extreme. Noi di The New Noise ce ne siamo occupati diverse volte e a questo giro non potevamo non fare qualche domanda a Curby, l’instancabile organizzatore dietro tutta questa macchina da guerra. Se la Repubblica Ceca è diventata la terra del grindcore, è merito suo. Sin dalla prima edizione nel 1999 ha lavorato instancabilmente per far crescere un evento unico nel suo genere. Col passare degli anni ha ospitato artisti da tutto il mondo e non solo legati al grind. Gli abbiamo quindi fatto qualche domanda per promuovere l’imminente edizione, che a essere precisi si terrà dal 3 al 7 luglio sempre a Trutnov.

Prima di tutto, cosa puoi dirci sulla prossima edizione dell’OEF?

Curby: Beh, credo che sarà veramente una bomba! Prometto! Vi divertirete molto!

Dal 2013, la prima giornata dell’Obscene – quella del mercoledì – è dedicata ad un genere in particolare (ad esempio la doom metal night, quella sull’hc italiano, la noisecore night). Quest’anno hai scelto di dedicarla al punk con il “Punk As Fuck Fest”. Come mai questa scelta?

Posso ripetere ciò che ho detto annunciando la serata: senza il punk non ci sarebbero grindcore, thrash, death, hardcore e tante altre cose. Mi sento fortunato ad aver incontrato il punk nel mio percorso. Ho tanti amici tra i punk e anche io mi sento un punk (almeno in parte). Il genere è stato grande per aver distrutto quasi tutto ciò che c’era prima. È stato uno shock assurdo e può ancora essere sfrenato, grezzo e richiamare una libertà personale in maniera diretta e senza compromessi, il che è uno dei messaggi più importanti di sempre: sii te stesso e fai ciò che vuoi, non ciò che vogliono quelli intorno a te.
Immagina, avremmo i leggendari GBH, i grandissimi punk scozzesi Oi Polloi, i Warhead dal Giappone, Fleas & Lice direttamente dal Belgio, i duri e puri Telex e altri gruppi tra Venezuela, Repubblica Ceca, Romania e Stati Uniti! Non sto nella pelle!

Il 2019 corrisponde al ventesimo anniversario dalla prima edizione del festival nel 1999. Ai tempi è stato il primo festival grindcore in Repubblica Ceca e forse anche in tutta l’Europa dell’Est. È stato faticoso organizzarlo?

Sì, io volevo solo organizzare una festa di compleanno decente e guarda cos’è diventato… Ho ancora molta passione per la musica e per la comunità ho ancora quel fuoco nel mio cuore e mi aiuta molto, mi aiuta a lavorare più intensamente e ad andare avanti! Ovviamente allora c’erano tante cose inaspettate. Tieni presente che ero senza esperienza, avevo giusto organizzato un mini tour per gli Agathocles e un concerto in un locale (ride, ndr). Assurdo… ma andò così bene che i gruppi e i fan mi spinsero a continuare. Il resto è noto.

A parte l’edizione 2009, Trutnov ha sempre ospitato il festival ed è probabilmente la città più grind al mondo. Come mai hai scelto proprio quella tra tante?

È semplicemente la nostra città, il Battlefield è nei nostri cuori! Ai tempi i miei amici nei N.V.U. organizzarono l’Antifest a Trutnov e mi dissero “amico, se cerchi un’area perfetta per fare il festival vai là”. Andai a visitarla e capii che era perfetta per noi!
Ho visto molte location per i festival in tutto il mondo, anche in altri continenti, ma il Battlefield rimane il migliore! Ha tutto: un’area chill-out, l’auditorium su un pendio dove tutti possono vedere, le panche per potersi sedere e rilassare, una buona area con cibo e bevande, l’amabile grindmarket e posti per campeggiare e lasciare la macchina.

Qualche anno fa decidesti di portare l’esperienza dell’OEF in altri Paesi, con edizioni in Indonesia, Giappone, Messico, Australia e Canada. Adesso hai preferito concentrarti solo sulla classica edizione ceca. Pensi che tornerai a farne altre oltre a quella di Trutnov?

Ad essere onesti non credo proprio. È difficile capire la mentalità di Paesi molto distanti come Messico o Indonesia, quasi impossibile. Ma la ragione principale è la nascita del mio quinto figlio Nicholas Quentin. Da quando è al mondo voglio passare più tempo con lui e non essere così spesso via, così ho messo prima la mia famiglia di qualche altra avventura. Ma quelle edizioni internazionali sono state molto importanti, anche per il nostro futuro qui in Repubblica Ceca. Ora non vedo problemi da nessuna parte, le cose inaspettate succedono sempre ma possiamo affrontarle e penso che dopo Messico e Indonesia posso organizzare anche un festival sulla Luna (ride, ndr).

Hai fatto suonare quasi mille gruppi in vent’anni di Obscene Extreme: quali sono i concerti che ti sono piaciuti di più in tutte queste edizioni?

Che domanda! Ce ne sono così tanti di concerti fighi, fatti da così tante band fighe! Difficile scegliere, ma i Nasum nel 2012 sono stati eccezionali! Ho sempre amato quel gruppi, è stato triste quando Mieszko se n’è andato, un momento molto emotivo per me! Ogni concerto dei Napalm Death è una gran cosa per me perché è una band che con Scum ha completamente cambiato la mia vita: avere quelle leggende all’OEF è stata una cosa molto speciale. Anche i concerti che hanno tenuto qua i Blood Duster sono stati eccellenti. Ce ne sarebbero anche a centinaia di altri da raccontare.

Molte persone ti conoscono solo come organizzatore di concerti, ma molti anni fa hai anche avuto un gruppo con Bilos dei Malignant Tumour. Avete mai registrato qualcosa?

(ride, ndr) Avevamo un teorico gruppo goregrind chiamato Vaginal Tumour. Abbiamo parlato spesso di canzoni, testi, ma sono stati tutti discorsi da bar (ride, ndr). Non abbiamo mai scritto una canzone, eppure abbiamo ricevuto offerte dai festival! Ho un aneddoto da raccontare: comprai un basso da Bilos ed è rimasto in un angolo della mia stanza per anni. Poi ho dovuto venderlo perché non avevo più soldi per comprare da bere.

La tua passione per il calcio è assai nota, molti braccialetti dell’OEF avevano i colori di alcune squadre. Quali sono le tue preferite?

Amo l’Argentina da quando ho quattro anni! Ero un bambino e quei ragazzi con strisce bianche e blu coi capelli lunghi mi incantarono! Da allora tifo Argentina! Maradona, Kempes, Messi, Riquelme, Ortega, Caniggia, Batistuta, grandi calciatori e un calcio così tecnico!
Ovviamente tifo anche squadre ceche. Quando avevamo Dino Koller, Nedvěd, Poborský, Šmicer, Rosický in squadra eravamo forti. Ora la situazione è calata e non c’è granchè di bello nella nostra squadra nazionale. Se devo scegliere un club in tutto il mondo, il mio cuore va per i Boca Juniors, dei tifosi fuori di testa. Sono andato là a novembre scorso per la finale del Copa Libertadores, River Plate contro Boca, che non ha mai avuto luogo perchè i tifosi del River hanno attaccato e distrutto il bus del Boca. In una parola? Pazzesco, come una guerriglia per strada!
Amo Bombonera, lo stadio del Boca: ho un piccolo stadio in cortile che chiamo Bombonerita, ha grandi fotografie di famosi calciatori, la statua di Maradona, bandiere ovunque! Un posto amabile (ride, ndr).
Amo anche Barcellona, Arsenal, Dortmund anche e qualche altra squadra. Amo il calcio!

Dopo tutto questi anni quali sono stati gli obiettivi più importanti che hai raggiunto? Cosa invece vorresti che migliorasse?

Tutto sta nei dettagli! Ogni singola cosa è importante ed è per questo che lavoro sul festival tutto il tempo e non sottovaluto niente!
Quest’anno ci sarà la Beer Revolution all’Obscene. Avrete l’occasione di bere delle birre eccezionali dai migliori birrifici cechi! Quasi 25 tipi di birra! Avremo anche del cibo nuovo nello stand messicano! Inoltre per la prima volta tutto il festival sarà cashless, una vera novità per l’OEF!

Grazie per il tuo supporto durante tutti questi anni e a presto!