UFOMAMMUT, Oro: Opus Primum

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Una prova ambiziosa e complessa come Eve, unita alla nuova partnership con l’americana Neurot Recordings, necessitava di un seguito che confermasse quanto di positivo raggiunto dal trio e fugasse alcuni dubbi sull’effettiva portata della sua evoluzione, soprattutto in coloro che avevano considerato l’ultima fatica in studio come transitoria e a tratti un po’ troppo sbilanciata sul versante formale. L’impressione che si ha di fronte al nuovo album è quella di un equilibrio finalmente trovato, una sintonia bilanciata tra suoni e scrittura, costruzione e impatto, di sicuro un punto fermo e un passaggio decisivo nella discografia degli Ufomammut. Il primo capitolo di Oro convince e si lascia apprezzare grazie a un flusso sonoro dinamico e ricco di sfumature, in cui la pesantezza si tinge di differenti gradazioni e coinvolge l’ascoltatore in un viaggio avvincente e spesso emozionante. Si ha l’impressione di un duplice lavoro sui particolari per coprire gli estremi opposti: dai momenti di apparente stasi, in cui prendono il sopravvento minute schegge sonore spesso quasi impercettibili eppure fondamentali nel dar forma ai brani, ai fragorosi crescendo, quando le chitarre si gonfiano e la distorsione dona spinta e profondità al songwriting. Questo dualismo non vive, del resto, di fratture o scontati sali-scendi, quanto piuttosto concorre a forgiare quel flusso sonoro di cui si diceva poco sopra, il vero protagonista di un disco che rende pieno onore alla fama dei tre musicisti e della loro creatura. Sin dai primi istanti, con suoni stratificati che vanno a interagire per dar vita a una struttura ambient di grande suggestione, si diffonde la consapevolezza di trovarsi di fronte a un album in cui nulla è lasciato al caso e, al contempo, desideroso di comunicare con l’ascoltatore, non mero sfoggio di consapevolezza quanto asservimento della stessa a un disegno generale. In questo contesto, la ricerca sui suoni appare come il mezzo per il raggiungimento di un fine ben preciso: costruire un percorso che evochi immagini e sensazioni palpabili. Gli Ufomammut hanno finalizzato le passate esperienze nella creazione di un lavoro completo e complesso, in grado di rappresentare al meglio il loro universo di riferimento e di fugare i dubbi legati a una loro presunto formalismo stilistico. Sentiti i risultati, non si può che attendere impazienti il prossimo capitolo, certi che la linea perseguita sia quella giusta.

Tracklist

01. Empireum
02. Aureum
03. Infearnatural
04. Magickon
05. Mindomine