Tutto quello che c’è da sapere sul Field Fest di Jesi di quest’anno

Ci scrivono gli amici del Field Fest…

Collettivo Sonar presenta Field Fest 2018 – Dope Sounds & Psych Rock

Sabato 07 Luglio, ore 18:00
L’osteria del Ciliegio, Via Bagnatora 22 bis, Jesi (AN)
Gli orari saranno rispettati

Field Fest, il live festival immerso nel verde dei colli marchigiani che attraversa psichedelia e post-rock!

Sabato 7 luglio si tornerà a far vibrare l’Osteria del Ciliegio con 6 live band da tutta Italia, un dj-set infuocato con selezione al vinile, area mercatini dedicata agli stand, cibo e bevute con maxigrigliata, campeggio libero, area relax e la ormai fantastica atmosfera a cui da anni il fest ci ha abituato. Si parte alle 18, come sempre puntuali!

Mercatini e campeggio

Come abitudine sarà disponibile durante la giornata un’area stand ed un area campeggio libero. Per chiunque voglia allestire un banchetto lo spazio è libero e si chiede di portare tavolo, prolunga e luce, nonché massima puntualità (arrivare un’ora/mezz’ora prima dell’apertura), la prenotazione non è obbligatoria ma consigliata al seguente numero: 340 9354349 (Sara). Lo spazio tenda è gratuito e non richiede prenotazione (porta la tua tenda!)

N.B.: sostieni il festival, rispetta luogo e persone, partecipa e arriva puntuale.
All’ingresso sarà richiesto un contributo ad offerta libera.

Line up

Ore 18
FUZZO RAIMI (Neo-Folk)

Ore 20.00 (in ordine inverso)
MAYBE I’M (voodoo-blues/punk)
THE GREAT SAUNITES (avant-rock/psichedelia)
SAN LEO (mantra core/post-rock)
INUTILI (noise/psych/lo-fi)
CINDERELLA’S LEPROSY (stoner waves)

Pre & Post
STROCCAMIX & NANDO BLOODY SOUND – Vinyl Set (funky, garage, rock’n’roll & Sixties Sounds)

Informazioni sulle band

MAYBE I’M (voodoo-blues/punk da Salerno)

Un blues paludoso e selvatico, un suono che riesce a introiettare la tribalità rumorista dei primi The Ex e l’allucinata carica beefheartiana. Pura esplosione ancestrale, ritmo, blues, rock distorto e tutto quello che fa rumore e clangore sono compressi in questa fantastica band attiva dal 2007, che segna la pelle come un tatuaggio a fuoco. La sensazione è quella di ritrovarsi in un rituale sciamanico di possessione, dove i contorni si perdono, la mente si smarrisce e il corpo si elettrifica in una danza scomposta e isterica.
Al Field Fest ci faranno assaggiare qualche brano in anteprima dal prossimo disco la cui uscita è prevista per l’autunno prossimo.

THE GREAT SAUNITES (avant-rock/psichedelia da Lodi)

I TGS sono un duo proveniente da Lodi e composto da Atros (bassi) e Leonard Layola (tamburi). Dal 2008 portano avanti un percorso stilistico basato sull’uso ossessivo del ritmo e sulla circolarità ipnotica dei riff, le cui atmosfere spaziano dalla psichedelia kraut tedesca degli anni ‘70, all’hard/space-rock di scuola Hawkwind e Black Sabbath.
Ci presenteranno il loro nuovo album Brown, atto conclusivo della trilogia “cromatica” dopo Nero e Green, e che si ispira alla materia terrena e al fascino della sostanza. L’incedere meccanico di rumori, i fruscii e i dialoghi, filtrati e manipolati su nastro, si fondono con il sound dei The Great Saunites in un viaggio oscuro e frammentato.

SAN LEO (mantra-core/post-rock dalla Romagna)

Band in formazione duo (chitarra-batteria) attiva dal 2013 e proveniente dalla Romagna sudorientale, i San Leo hanno all’attivo due album: “XXIV” e “DOM”, entrambi prodotti da alcune tra le più attive etichette italiane. Un sound con momenti altamente meditativi, in cui ci si ritrova immersi in paesaggi meravigliosi, ma anche sanguinanti di riff decisi e battaglieri. Il “mantra-core” del duo di stampo post-rock e dalle dinamiche rarefatte, interamente strumentale, ci trasporta attraverso atmosfere sinistre ed esplosioni catartiche ed evoca il mistero e la magnificenza degli elementi naturali.

INUTILI (noise/psych/lo-fi da Teramo)

Quartetto teramano d’ambito free-hard-psych notato da Julian Cope e messo sotto contratto dalla lungimirante etichetta americana Aagoo grazie al proprio blend musicale, insieme muscolare e cerebrale.
Definire il suono a cui sono arrivati gli Inutili è operazione che richiede di mettersi in gioco, e in particolare di fare una tabula rasa di tutti i propri cliché, sia nell’esperienza della fruizione della musica, sia nell’idea che la musica stessa debba per forza giungere a un approdo. La grandezza degli Inutili sta nella loro varietà e nella loro diversificazione sonora e nella capacità di trarre un suono fresco da una miriade di fonti e di influenze. Ne parlerà il futuro.

CINDERELLA’S LEPROSY (stoner-waves autoctono)

I tre Cinderella’s Leprosy sono autori di un mix personale a base di stoner, desert-sound e psichedelia che non si perde dietro agli effetti ma si concentra sugli strumenti e sul volume di fuoco. Il risultato è quello di una straniante jam che rapisce in vortici sonori dal forte impatto. Riff massicci e vortici di psichedelia stonata di chi distilla succo da cactus trovati sul posto! Dopo il recente inserimento della voce ci presentano un live set tutto nuovo sempre sulla scia di Kyuss, Karma To Burn e soci…

FUZZO RAIMI (neo-folk da Perugia)

Songs Of Mercy And Defeat’ è l’esordio solista di Marco Polito, già fondatore dei Volvedo e membro del duo kraut-noise Malatesta. Dopo alcuni anni di attività sotto lo pseudonimo di Fuzzo Raimi, inclusa l’uscita digitale di ispirazione doom “Maniera Nera”, Polito approda a un’autoproduzione nel senso più genuino del termine: registrato in presa diretta nella sala prove dei Malatesta, il disco è stato stampato in copie limitate e numerate a mano. Undici tracce caratterizzate da testi in parte ispirati alla tradizione delle murder ballads e costruiti a partire dalla chitarra a dodici corde e dalla voce cupa di Fuzzo Raimi. Le sonorità scarne ma avvolgenti, a tratti cinematografiche nella loro capacità evocativa, possono essere ascritte all’universo del folk apocalittico e del crooning più ruvido: Johnny Cash, Leonard Cohen, Micah P. Hinson, 16 Horsepower, Michael Gira.