TOMYDEEPESTEGO, TMDE

TOMYDEEPESTEGO, TMDE

I Tomydeepestego non sono di certo un nome nuovo, hanno dieci anni di attività sulle spalle e tornano oggi con un ep particolarmente succoso quanto a durata e contenuto in note, anche questo come il precedente Nero autoprodotto e scaricabile in modalità name your price da Bandcamp. Sono passati quattro anni dall’ultima uscita, eppure i Tomydeepestego non mostrano segni di cedimento, al contrario offrono un viaggio in note quanto mai ricco di emozioni e spunti differenti, ma non per questo perdono in organicità o capacità di catturare l’attenzione con un suono potente e curato sotto ogni aspetto: un tratto capace di colpire il segno sia nei momenti più robusti, sia nelle divagazioni ai limiti delle cavalcate psichedeliche, il tutto senza lasciare da parte alcuni richiami alle atmosfere doom come in “Tetra”, che si apre con un riff degno dei maestri del genere. Al solito, l’attenzione dedicata ai dettagli e la capacità di scrivere brani che non soffrono minimamente della loro natura strumentale, dimostrano come ci si trovi di fronte a una realtà che non ha nulla da invidiare ai nomi di punta del genere e che forse meriterebbe maggiore attenzione, soprattutto perché qui non si tratta di una mera dimostrazione di tecnica, ma si colpisce duro con una proposta in cui ogni leziosità e manierismo sono banditi a favore di una forza d’impatto che vede nella coesione tra i musicisti coinvolti il proprio punto di svolta. È, infatti, proprio l’idea di un entità unica, di un mostro corazzato che avanza spazzando via tutto ciò che incontra sulla strada, a imporsi durante l’ascolto di una traccia come “Shai”, con quel suo incedere pachidermico ma non per questo meno ricco di sfumature e divagazioni sulla spina dorsale del riffing. Inutile perdersi in un track by track, visto che ciascuna delle tracce merita il suo spazio e non fa rimpiangere il tempo speso nell’ascolto. Ancora una conferma che si spera non preluda ad altri quattro anni di attesa per un nuovo capitolo.