THISQUIETARMY X AWAY, The Singularity, Phase I

Michel Langevin (Away dei Voivod) ed Eric Quach (Thisquietarmy) vivono entrambi a Montréal in Quebec ed era quindi inevitabile che le loro strade finissero per incrociarsi, perché i loro immaginari sonori sono ben più vicini di quanto si possa pensare, considerato anche che Away non è nuovo al flirtare con certi territori sperimentali, si veda ad esempio il disco Cities uscito per Utech Rercords nel 2013, a dimostrare un suo interesse per l’esplorazione di nuove vie di fuga cui affidare la sua urgenza creativa. Si aggiunga la predisposizione naturale di Quach a collaborare con altri musicisti (da noi di casa) quali Aidan Baker, Syndrome, Year Of No Light, così da permetterci di unire – nel parlare di questo disco – ulteriori puntini di quella ragnatela sonora che da sempre seguiamo e di cui ci piace riannodare i fili.

Sia come sia, i due si sono ritrovati in studio e sembra abbiano registrato ore e ore di musica insieme. The Singularity, Phase I rappresenta appunto il primo capitolo di questo progetto e viene ospitato dalla P572, label con sede a Quebec City e attiva dal 2004 con un numero a dir poco notevole di produzioni. Nelle parole della stessa etichetta: “da fan di lunga data dei due musicisti/artisti/viaggiatori, collezionisti dei loro dischi e osservatori delle loro avventure, siamo onorati e felici di aver trovato il momento e il progetto giusto per collaborare”. Insomma altri puntini che vanno ad unirsi per quello che appare un matrimonio particolarmente felice e ricco di stimoli per i due musicisti coinvolti.

Il risultato, presentato come sci-fi drone metal, si impone grazie alla sovrapposizione tra i paesaggi dilatati e ricchi di atmosfera di Thisquietarmy e le dinamiche pulsioni ritmiche di Away, quest’ultimo sempre in primo piano e fondamentale per dare la giusta spinta ai panorami spaziali disegnati dai due. È, infatti, proprio dal rincorrersi e stimolarsi a vicenda dei differenti mondi sonori che nasce un linguaggio di difficile catalogazione, posto a metà strada tra i rispettivi percorsi. The Singularity non appare perciò come un mero patchwork ottenuto dall’affiancare stili differenti, ma finisce per rappresentare una possibile via di sviluppo per entrambe le parti in causa, che ne escono in qualche modo rafforzate e messe sotto nuova luce. Il viaggio siderale vale il tempo speso e i crescendo, dettati dalle accelerazioni di Away, tengono sempre sveglia l’attenzione dell’ascoltatore in quelle che si potrebbero definire delle vere e proprie montagne russe in note, tra momenti di contemplazione e discese vorticose. L’uscita verrà realizzata in vinile neon-blu in tiratura limitata a cinquecento copie, con artwork dello stesso Away e aggiunta di una stampa che si illumina al buio e di una cartolina, così da assumere i connotati di una vera leccornia per i fan di Langevin e Quach. Per gli altri, resta il suggerimento di farsi un giro su Bandcamp per assaggiare questa pietanza dai sapori insoliti.