THE EX, The Ex: And So Say All Of Us

THE EX, The Ex: And So Say All Of Us

Amsterdam, a cavallo degli Ottanta. Nell’aria satura di melting pot e marijuana, si aprivano spazi di libertà sottratti al grigiore, si ragionava di collettivismo e anarchia. Dappertutto si sentivano dischi punk. È da questo contesto in continuo mutamento che prendono vita The Ex, nome che fu scelto – come ammesso dai musicisti stessi – perché si poteva scrivere velocemente sul muro con lo spray.

Londra, Cafe Oto, 2012. Il tempio londinese delle musiche altre è aperto per tre serate esclusive. Si festeggiano i 33 anni (e un terzo) del gruppo punk olandese. Punk? Difficile dirlo. E allora, che suonano oggi gli Ex? Per i fortunati possessori del biglietto c’è stata l’occasione per appurarlo live, per tutti gli altri oggi c’è questo dvd, chance imperdibile per abbracciare in una volta sola tutte le facce di un caleidoscopio a cavallo tra il musicale e il politico, non più catalogabile con il metro della critica.

Terrie Hessel, Katherina Bornefeld, G.W. Sok – ma oggi anche Andy Moor e Arnold De Boer – hanno perseguito una costante e inesauribile contaminazione a 360°. Qualcosa che ha modificato, pur senza scalfirla, la dura corazza anarco-punk ottantiana. Così facendo la famiglia si è continuamente aperta a nuovi amici che via via univano il free jazz di marca europea col post-punk e la new wave, fino alla più recente febbre africana culminata in un tour per l’Etiopia – che faceva duemila persone in delirio ad ogni concerto – insieme a Getatchew Mekurya e Han Bennink.

Considerate le premesse, le immagini catturate in queste esibizioni dal vivo sono una sorpresa continua, con temperature che variano dal cerebrale al dionisiaco, senza negarsi punte di vero delirio danzante da rito collettivo.

La prima sezione è dedicata a duetti, soli e trio. Su tutti il clarinetto non conforme di Xavier Charles che intona “Bourgeois Blues”, il duetto muscolare e spaccatimpani tra Mats Gustafsson e Ken Vandermark, e la lingua oscura parlata da Steve Beresford cheek to cheek con il trombone di Wolter Wierbos. Quindi John Butcher con Terrie Ex, il collettivo che si smonta e si rimonta per suonare pezzi vecchi in modi nuovi e sorprendenti. Si rimane su livelli di grande ispirazione con la splendida Katherina Bornefeld (nel nucleo originario di The Ex, voce e batteria) e Tony Buck (il metronomo dietro alle pelli dei Necks), motori percussivi senza esaurimento che traducono il vigore free-punk delle chitarre di Hessel e Moor in sensazioni sempre etiopiche. Si parte con le danze di Temesgen Melese & Martha ‘Messi’ per culminare in un allegro terremoto che rischia di far venire giù il locale: The Ex in una versione Brass Unbound d’attacco (Roy Paci in viaggio messicano, Ab Baars, Wolter Wierbos, Ken Vandermark, Tony Buck, Anne-James Chaton), che frulla ethio-groove come se non vi fosse un domani, pressando in un panino da venti minuti “State Of Shock” e “Theme From Konono No. 2”.

Non starò qui a indorare la pillola con una conclusione retorica sulla vitalità di questa musica e dei suoi protagonisti, sul cosmopolitismo, sul progetto politico, la coerenza e bla bla bla… Consiglio semplicemente di guardare questo dvd, aspirandone l’energia vitale. Questa è una musica sovversiva perché continua a urlare gioia e rabbia in tutte le lingue possibili.

Tracklist

01. Addis Hum
02. Thats Not A Virus
03. Maybe I Was The Pilot
04. Mats Gustafsson & Andy & Terrie (Improv)
05. Ken Vandermark (Improv)
06. Steve Beresford & Wolter Wierbos (Improv)
07. DOuest En Est
08. Gondar
09. Hldegen Fujnak A Slezek
10. Lale Guma
11. Xavier Charles & Terrie (Improv)
12. John Butcher & Tony Buck (Improv)
13. Ab Baars, Xavier Charles, Ken Vandermark (Improv)
14. John Butcher & Tony Buck
15. State Of Shock
16. Eoleyo
17. Theme From Konono No. 2