THE BIG PINK, Future This

Future This

Futurami questo!

All’inizio i Big Pink hanno suscitato un certo scalpore: esordio su 4AD, impatto pop e suoni (quasi) giusti. Poi sono diventati (a ragione) quelli del disco “che ha i suoni ma non le canzoni”. Future This non cambia il gioco, anzi, rende ancora più evidente quanto la definizione sia vera. Non che si tratti di un disco da disprezzare, intendiamoci. È chiaro, però, come “derivatività” e una scrittura solo discreta limitino l’impatto di pezzi dal suono iper-pop (pompato al limite del tamarro), che finiscono per offrire meno di quanto promettono.

“Give It Up” regala divertimento (anche “1313” o “Rubbernecking” e, a sprazzi, il disco tutto), ma non ha nulla in più di qualcosa dei Bloc Party. “Hit The Ground (Superman)”, invece, ha tiro ed è pure un bel brano in generale (c’è lo zampino involontario di Laurie Anderson, però): assieme alla title-track, dà ancor di più la sensazione che i Big Pink non utilizzino bene le loro potenzialità, perché il synth pop di “Jump Music”, ad esempio, sarebbe uno strike da dancefloor (il bridge è ottimo) se non scadesse poi in stereotipi melodici e di struttura che possono gasare solamente sulle prime e per poco. È che Robbie Furze e Milo Cordell sembrano ancora con la testa negli anni ‘90, alla ricerca di anthem dal cuore dance e dalla forma pop, sfruttando pure lo zeitgest sonoro retromaniaco di questi tempi, ma dimenticandosi che sarebbe meglio un po’ di personalità in più.

Tracklist

01. Stay Gold
02. Hit The Ground (Superman)
03. Give It Up
04. The Palace
05. 1313
06. Rubbernecking
07. Jump Music
08. Lose Your Mind
09. Future This
10. 77