TASTE THE FLOOR, Scam

I Taste The Floor si sono concessi una lunga pausa. Li abbiamo incontrati l’ultima volta nel 2010 grazie allo split coi Coloss e abbiamo dovuto attendere ben otto anni per ritrovarli in studio con questo Scam, uscito per ora su cassetta e in futuro anche in formato 7”. Nel frattempo la band si è rimessa in moto anche in sede live con la partecipazione a vari festival (tra cui Go Fest! e Fluff) e date di spalla a nomi del calibro di D.R.I., DS 13 e Varukers. Insomma, sembra tornata più carica che mai e anche il nuovo lavoro dimostra che gli anni non hanno ammorbidito il tiro di questi paladini del thrash-core vecchia scuola, grazie a brani che bruciano nel volgere di un minuto o poco più, vorticosi ma mai caotici. I Taste The Floor (per inciso, nome perfetto) rientrano di diritto nei ranghi di quel manipolo di band fautrici di un ritorno del crossover anni Ottanta che al tempo avevamo accomunato sotto la bandiera del bandana thrash, termine che ben rendeva l’immaginario di riferimento e sapeva catturare lo spirito di Bones Brigade, Deadfall, Voetsek, Municipal Waste, Crucial Unit, Die!, Coloss… Con Scam le cose non cambiano, il motore viaggia sempre a pieno regime, gli anthem sembrano creati apposta per infuocare il pit e colpiscono sin dal primo ascolto, riescono a condensare energia e linee melodiche all’interno di una formula urticante e suonano attuali ora come ieri, probabilmente anche grazie alla nuova ondata reazionaria che sin dai tempi di Reagan rappresenta la migliore scintilla per innescare questi gruppi. Il bello è che il gioco continua a funzionare alla grande e non mostra la corda, diverte e coinvolge al punto giusto per guadagnarsi vari giri sullo stereo, merito senza dubbio della formazione che non teme il confronto con i pesi massimi della categoria e si riappropria senza fatica del proprio posto al sole. Bentornati.