SYSTEM HARDWARE ABNORMAL, Nolbom

SYSTEM HARDWARE ABNORMAL, Nolbom

La presentazione non serve: Stefano Di Trapani ha già parlato molto a lungo di sé su questo sito. Ci propone Nolbom, a nome System Hardware Abnormal, progetto (elettronica, noise, “weird”) che ha in piedi dal 2002 e, come si legge nell’intervista, si basa su: utilizzo di tecnologia obsoleta o di serie C, il malfunzionamento, il desiderio di realizzare dischi di merda, sbagliati, che magari possano offrire nuove soluzioni proprio in virtù dei loro handicap. In “Crash” di Cronenberg la gente con menomazioni trovava il modo di scopare comunque e si eccitava guardando filmati di incidenti automobilistici, non di bocchini: questo, traslato, potrebbe essere Nolbom, anche se per completezza bisogna metterne in evidenza la componente farsesca, che poco ha a che vedere col film preso a esempio (tracce con titoli tipo “Bibbitone”, “Eurobet”, calembour cure-iani come “Carnage Advisors”…).

La novità, lo sa anche Stefano, è la grande assente. Basta solo navigare qui da noi per vedere come giri tutto intorno a gente disfunzionale, che a volte lo è in modo troppo artefatto e spesso noioso. Di Trapani, ad esempio, non è il matto coi pantaloni pisciati che gira da solo in stazione, sa cosa vuole fare (vedi sopra) ed è ben piazzato: il suo disco è in streaming su Noisey Italia, sito per cui – a nome Demented Burrocacao – si occupa appunto di dischi di merda di nomi storici della musica leggera italiana, dimostrando che si trattava sì di errori, ma avanti anni luce (effetto Shit & Shine, mezzo Zingales, mezzo Capuano). Nella presentazione dello streaming si riesce persino a sbagliare il titolo del disco, un adeguamento pavloviano all’antiestetica dementedburrocacchiana, meraviglioso al pari della messa a disposizione in free download di questi quattro pezzi, un altro modo retorico di togliere loro importanza.

Il dubbio che l’insieme sia insincero e già visto sale, ma non ha ragion d’essere. Infatti, qualche settimana dopo la sua uscita col massimo di visibilità possibile in ambito diy, l’unico contributo presente in Rete su Nolbom rimane quello dei colleghi di Stefano. L’indifferenza di un posto in cui ci sono di media cento opinioni su qualsiasi cosa sembra proprio indicare che l’operazione ha avuto (in)successo, forse persino oltre le aspettative del suo autore: il disco va riascoltato, perché potremmo davvero essere finalmente di fronte o all’inutile o al brutto assoluti, staccati da qualsiasi calcolo terreno.

Provate voi a fare zero al Totocalcio. Chapeau.