Stefan “Steffe” Pettersson (1972 – 2018)

Stefan Pettersson non era certo uno di quei musicisti cosiddetti famosi, non per questo è stato meno attivo e chiunque sia un po’ addentro ai sotterranei metal e punk si ricorderà forse del suo coinvolgimento in tanti gruppi di Uppsala che hanno poi lasciato un segno più o meno profondo ben al di fuori dei confini svedesi.

Partito col death metal degli Embalmed, lo ritroviamo a cantare nei Diskonto, gruppo punk che ha furoreggiato negli anni Novanta, negli Sportlov, ilare gruppo black metal dall’incredibile seguito considerato che “trattava” di sport invernali, ma anche in Time Square Preachers, Zionide, Uncurbed… e più di recente con i coraggiosi Usurpress, dei quali si è parlato più di una volta su The New Noise.

Steffe è morto il 28 giugno a 46 anni dopo aver combattuto a lungo contro un tumore. Vale la pena ricordarlo proprio perché probabilmente non sarà celebrato come altri suoi colleghi più noti, nonostante abbia pieno diritto di essere ricordato dopo quasi 30 anni di impegno nella scena a prescindere dalla luce dei riflettori.

Chi scrive ha condiviso con lui un tour e anche il tetto della sua casa, ragioni personali in più per rendergli il giusto onore.