SPLATTERS, Fear Of The Park

Fear Of The Park

Gli ingredienti ci sono tutti. Una dozzina di brani veloci e arrotati come il coltello di un assassino. Il cantato schizoide di Drow. Il drumming pestato di Paul Destroyer, le corde imbrattate di sangue della chitarra di Alex Damned e il basso feroce di Mr. Sprinkler. Gli ingredienti ci sono tutti, dicevo, non manca proprio niente per una corroborante e maledetta dose di horror punk condito di glam con venature heavy. Con dito mozzato e ancora grondante sangue, Gli Splatters, lombardi, lontani migliaia di chilometri dagli horror movies americani, dai drive-in, dagli scantinati devastati dai Misfits anni or sono e dagli incubi dei più recenti Murderdolls o Wednesday 13, dimostrano ottime capacità di apprendimento, oltre che una spiccata predisposizione per il macabro, il viscido e il raccapricciante, che poche band, diciamolo chiaramente, sono in grado di immortalare appieno attraverso il punk, il glam o il rock in generale.

Il titolo Fear Of The Park, facendo il verso all’immortale canzone degli Iron Maiden, certifica che gli Splatters posseggono un’ottima dose di umorismo e autoironia, elementi indispensabili in un genere come il loro, in cui aggressività musicale e sadismo lirico si scontrano inevitabilmente con l’attitudine del “non-saper-prendersi-troppo-sul-serio”. Forse mi sbaglio, ma non ho ravvisato nessuna pretesa dietro “Killer Clown”, “Welcome To Zombieland”, “Here Come The Monsters” o “Die In A Leather Racket”, solo puro divertimento e voglia di infilare, come un bambino goloso, le dita in un’elettrica marmellata di calde budella. Mica umane, sia chiaro. Di quelle che compri dal macellaio e usi per girare un horror coi tuoi amici nella vecchia casa della nonna.

Qui è tutto un teatro rock, per dirla come la leggenda Alice Cooper, e se il rock vi diverte e il punk vi fomenta ancora di più, fate un salto in questo luna park degli orrori, dove nessuno paga il biglietto, ma l’unica cosa che dovrete dare in cambio è un po’ del vostro dolcissimo sangue di cui gli Splatters sono estremamente ghiotti.

Tracklist 

01. Intro
02. Killer Clown
03. Welcome To Zombieland
04. Here Come The Monsters
05. Die In A Leather Jacket
06. Hope
07. Why Do The Always Die In This Way?
08. Sinner In Heaven
09. My Lucky 13
10. Minotaury
11. Dark Way