SPEEDTRAP, Straight Shooter

SPEEDTRAP, Straight Shooter

I finlandesi Speedtrap sembrano essere sulla cresta dell’onda: sono stati spinti da High Roller con il primo mini e lo split con i connazionali Death With A Dagger,  poi sono entrati nelle grazie della Svart da due album a questa parte e sembra che l’etichetta stia spingendo molto sul piede dell’acceleratore promozionale con questo Straight Shooter. Evidentemente il revival heavy/speed metal è in grado di regalare ancora gloria a palate a chi vi si dedica e gli Speedtrap brillano, brillano, e ancora brillano, ma brillano così tanto da dare quasi fastidio con la loro perfezione. Magari non ci si aspetterebbe tanta perizia e bravura tecnica dai membri di un gruppo grindcore (i Deathtoll 80k), eppure questi signori si offrono al pubblico con una musica molto sapientemente suonata e registrata, debitrice in linea generica dalla New Wave Of British Heavy Metal (Iron Maiden e Tank). Amano le velocità folli con occasionale retrogusto thrash (vedi Savage The Prey) e sono devoti in maniera stratosferica ai Motörhead. Una sorta di hyperspeed rock’n’roll che trova nel chitarrista un grande interprete e un valido supporto nel cantante, un mix fra Dan Beehler degli Exciter e Chris Cornell (crocifiggetemi, ma ho sempre pensato che Cornell fosse rubato all’heavy metal). Al di là delle allitterazioni, la somiglianza con gli americani Speedwolf è stupefacente, ma se di questi ultimi apprezzo tanto la ruvidità e la spinta quasi hardcore, gli Speedtrap mi risultano alla fine fin troppo “patinati” e, pur assegnandoli alla categoria “bel gruppo”, non riescono a eccitarmi fino in fondo.