SOUNDWALK COLLECTIVE, Lovotic-X (disco e mostra presso lo spazio Forof di Roma)

Dopo esser stata presentata nel programma settembrino del prestigioso festival berlinese CTM 2021, si è inaugurata a Roma in Palazzo Roccagiovine, negli spazi “archeologici” Forof di Piazza Traiano 1, la mostra LOVOTIC-X con allestimento e musiche del Soundwalk Collective, cioè Stephan Crasneanscki e Simone Merli, duo/ensemble aperto, sperimentale, fondato nel 2000 a New York e in seguito trasferitosi a Berlino.

Il disco uscito in autunno è anche il primo del catalogo Analogue Foundation, etichetta del Collettivo, ed il suo prolungamento installativo ne dimostra la forte intenzione politica/sociale: il tema di fondo è la tensione poetica tra mythos e logos, tra ciò che è irrazionale ed inafferrabile come l’Amore e ciò che è razionale e può così essere espresso come “i discorsi sull’amore”, nello specifico il superamento del concetto di “genere” ma anche possibili “future?” relazioni sentimentali fra uomo e macchina.

Lovotic si compone di 11 pezzi in cui le voci di Charlotte Gainsbourg, Willem Dafoe, Lyra Pramuk, Atom™, alternandosi, declamano / sussurrano / interpretano testi dello scrittore e filosofo spagnolo Paul B. Preciado. “The Future of Sexuality” è il fil rouge del disco e dell’installazione, entrambi conferma dello stile astratto e minimale dell’elettronica di Soundwalk Collective, che proprio di voci si nutre, ricontestualizzandole, un lavoro specifico che è la sua cifra stilistica preminente sin dalle prime collaborazioni con Patti Smith.

Per quanto riguarda la mostra, si procede fra sculture, quadri di Crasneanscki, tre postazioni hi-fi dove ascoltare in cuffia il disco, pannelli/schermi elettronici, corridoi affrescati fino alla grande sala sotterranea dell’area pavimentata marmorea dell’antica Basilica Ulpia, fortemente immersiva quanto incantatoria per bellezza intrinseca. Per Lovotic-X, da qui al finissage del 15 luglio, si prevedono performance dal vivo dei vari protagonisti del progetto, la prima delle quali è prevista per il 22 febbraio: “Fungality”, una lettura del “landscape architect” Thomas Doxiadis incentrata sull’evoluzione della sessualità dai funghi ai robot.

Un gioco intellettuale ambizioso ma con alto tasso di godibilità, sia se si parla della mostra, sia se si parla della musica del doppio vinile (attenzione alla preziosa confezione) che troverete ben in vista all’ingresso di Forof. Enjoy!