SMALLTOWN TIGERS, Five Things

SMALLTOWN TIGERS, Five Things

Tre ragazze di Rimini che suonano come delle novelle Runaways, Suzi Quatro o delle Girlschool senza metal e con un marcato amore per il garage-punk e il glam anni Settanta, musica diretta, senza fronzoli, con la giusta dose di sporcizia e di energia, ma anche giri sinuosi che si infilano in mente al primo ascolto come in “Darling Please!” e l’efficacia delle cose semplici ma capaci di far ciondolare a tempo. La loro è musica con le radici salde nello scorso millennio e che ben si potrebbe definire vintage, ma è anche la tipica proposta senza tempo e fresca nel suo azzeccare i cori giusti e non scadere mai nello stucchevole, cosa per nulla facile quando strizzi l’occhio al power-pop e tenti di rendere immediatamente memorizzabile un pugno di anthem che rispecchiano fedelmente i titoli, brevi e senza tanti giri di parole. Per ottenere la resa ottimale e conservare il giusto tiro, i brani sono stati registrati live (ad esclusione della voce) e affidati al mix analogico di Roberto Villa, infine sottoposti ad un nome importante della scena garage-punk di Detroit, ovverosia Jim Diamond (Dirtbombs, White Stripes), per il master finale, accorgimenti che permettono a questo Five Things di presentarsi con il fascino ruvido e la credibilità che un suono troppo pulito/laccato avrebbe compromesso in modo irrimediabile. In breve, tutto torna e viene trattato con la giusta attenzione ai dettagli, i pezzi ci sono così come il giusto piglio scanzonato e sguaiato caro al genere, ogni tanto si infiltra anche quel tocco un po’ kitsch dei B-52s a donare un che di esotico al tutto, così da coinvolgere l’ascoltatore e soprattutto e fargli venir voglia di vedersele dal vivo (cosa che speriamo torni possibile quanto prima). Se le coordinate descritte finora vi intrigano e non disdegnate un bel tuffo nel garage-punk del periodo d’oro, vi consigliamo di fare un giro sull’ottovolante di queste ragazze, non sarà dotato di effetti speciali e tecnologia all’avanguardia, ma sa ripagare il prezzo del biglietto e non fa assolutamente rimpiangere il tempo speso.