SKRIMA, Tapes

C’è un forte odore di library music nelle tessiture sonore di questo piccolo e prezioso album, uscito da poco in sole duecento copie per la romana Disasters By Choice. Tapes è una raccolta di registrazioni che risalgono addirittura all’inizio degli anni Ottanta, ma che sono state poi riviste nel 1999; insomma questa è roba che ha più di trent’anni sul groppone ma che a sentirla oggi non ha perso un’oncia di fascino e credibilità. È già una considerazione di non poco conto, direte giustamente. Sorge poi spontanea la domanda su chi possa essere il personaggio dal nome enigmatico che ha pubblicato il tutto, e scopro che in realtà è lo stesso owner dell’etichetta, Salvo Pinzone, titolare di una storica rubrica sul mensile Blow Up, “Runners”, che ama(va) lavorare il suono impastandolo di limo cinematografico (in “Diva”), riempiendolo di scheletri elettrici figli dei Tuxedomoon nella spettrale “Tick Soul” o infarcendolo di ritmiche sincopate e lunari nella conclusiva “Vacuum”. Più si ascolta Tapes e più dimostra di avere il suo perché, la cosa non vi nascondo che inizialmente mi ha pure sorpreso un po’. Meglio così: è bello rimanere spiazzati davanti a delle tracce che a primo acchito rubricheresti senza pietà nell’enorme (e affollato) bacino delle musiche ambient-elettronica d’oggi e invece…

Tracklist

Lato A

01. Diva
02. Tune Casio
03. Tick Soul

Lato B

01. Iddu
02. Eetnaa
03. Vacuum