SKELETHAL, … Of The Dephts

Questo disco è un missile. Una deflagrazione totale. Una nube tossica che preannuncia la morte. Due maniaci di death metal primissimi anni Novanta (quelli di leggende come Entombed, Carnage, Morbid Angel, Autopsy, Pestilence, Death…) hanno creato un debut album semplicemente superbo.

Lasciatevi sopraffare da un’atmosfera insana e maligna e da un suono purulento e marcio, ma allo stesso tempo fascinoso. L’influenza degli Entombed si sente benissimo nelle parti lente, dove i pezzi sanno di tortura e agonia. La brutalità dei maestri Morbid Angel, invece, si dipana in tutta la sua furia in parti velocissime contornate da assoli disturbanti di scuola Pestilence. Il growling possente di Gui Haunting è magistrale nel pennellare l’oscurità più devastante. Il tutto è confezionato con uso massiccio di power chords e di un riffing affilatissimo, che non fa sconti. Per chi come me adora questo tipo di suono, … Of The Dephts è un disco da leccarsi baffi. La cosa che mi più mi ha sconvolto è come gli Skelethal si siano sì mossi dalla lezione impartita decenni fa dai gruppi che ho menzionato più sopra, ma l’abbiano fatta propria senza esserne meri esecutori, integrandola con la loro tecnica e il loro bagaglio culturale. Credetemi: non è affatto una cosa scontata ai giorni nostri…