SEIROM, Sparkle Night

Seirom

Una delle più grandi sorprese degli ultimi anni, almeno per il sottoscritto, è stata sicuramente quella che ci ha regalato Mories con la sua creazione più recente, Seirom.

Il progetto prende vita nel 2011 con due uscite interessanti, Eremitic e Seiromistkrieg, facendosi notare subito per la sua profondità compositiva, che evoca sensazioni intense e coinvolgenti, anche se ovviamente deve ancora raggiungere una forma del tutto completa. Ecco allora che nel novembre scorso esce 1973, doppio disco di una bellezza clamorosa capace di incantare per l’acuto senso melodico e il suo personalissimo stile, nato dalla contaminazione reciproca di elementi drone e shoegaze, un lavoro di rara luminosità che rimane comunque intorbidito da infiltrazioni metalliche e dilatazioni rumorose. Il 2013 viene poi inaugurato da Goodbye Cold Nights, un ep che con l’inserimento dei beat sembra allontanarsi leggermente dal suono principale di Seirom per sconfinare in territori electro, dove si delineano atmosfere ancora più dark del solito. Sparkle Night è invece una tape appena uscita per Sulphurous Productions, qui alla sua prima pubblicazione, e segna il ritorno a quei flussi shoegaze ricchi di delicate melodie a cui ci eravamo abituati, qualcosa dall’aspetto limpido e non necessariamente articolato, spoglio di riff e pulsazioni varie. Non si arriva a toccare i volumi di 1973, o la stessa stratificazione del suono: piuttosto Sparkle Light si distingue per il tono intimo e moderato, e nonostante non raggiunga la complessità dei lavori che lo hanno preceduto, riesce comunque a riprodurne la potenza emotiva, permettendo a Seirom di catturare ancora una volta l’attenzione dell’ascoltatore. Se conoscete già il progetto, questa nuova tape si rivelerà senza dubbio un altro bel sentire, mentre se siete al vostro primo approccio vi consiglio allora di rivolgervi a dischi come Seiromistkrieg e 1973, finora il più completo ed esemplificativo.