Se ho vinto se ho perso o della dura vita del fotografo ai concerti punk

SHV-SHP è una fanzine nata per raccontare su carta le emozioni provate e trasmesse da chi rischia osso del collo e attrezzatura per fotografare concerti punk, hardcore, metal e noise. A differenza di altre situazioni, soprattutto in campo diy, non esiste una “buca” del fotografo e spesso neanche il palco, il pubblico non è passivo ma invitato a far parte del concerto, per questo il gesto di mettersi al centro dell’azione armato della propria macchina fotografica rappresenta una vera e propria incognita: non è chiaro se la riporterai a casa o se volerà anch’essa dal palco come uno stagediver. Solo la passione e la determinazione di documentare e condividere l’esperienza possono spingere a questa piccola follia. Da qui l’idea di raccogliere il lavoro di questi temerari e chiamarlo come un disco dei Kina, il cui titolo sembra ritrarre alla perfezione l’incognita in questione. L’idea è venuta a BiZed Photozines, micro-etichetta di zine fotografiche fondata nel 2017 da Matias Biglieri e Michela Zedda con l’intento di dar voce alla fotografia in maniera orizzontale, diretta e informale, con l’utilizzo di differenti formati, narrazioni e grafiche. Ad appoggiarli, Inferno Store, di cui vi abbiamo già parlato in modo approfondito, intenzionato a continuare nel suo percorso come negozio di dischi ma anche di sede di eventi e polo culturale, soprattutto punto di riferimento per le sottoculture giovanili della capitale e appassionati di musica. La presentazione della ‘zine avverrà sabato 29/2 presso Inferno in Via Nomentana 113, Roma, con la colonna sonora offerta da Jumgal Fever, collettivo di punk con la passione per il Bronx, nato nel 2017 con l’unico obiettivo di mettere i dischi in stile diy.

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