SCHIZO, Main Frame Collapse

SCHIZO, Main Frame Collapse

“Main Frame Collapse” degli Schizo è uno dei miei album thrash metal definitivi. Se, anziché in Sicilia, fossero nati in Germania o in Inghilterra, avrebbero spazzato via tutto. Perché questo disco, uscito nel 1989 e distribuito nel peggior modo possibile in una manciata di copie, si mangia tutto quello che usciva in quel periodo. Il modo in cui questi undici pezzi assaltano fa impallidire Kreator, Sodom, Destruction e quasi tutta l’allora nascente scena thrash brasiliana, e aggiungo pure buona parte di quella americana. Parliamo di un suono bastardo e selvaggio, in cui la furia omicida del metal si fonde alla perfezione con la violenza dell’hardcore e del punk. Chiamarlo solo thrash metal suona quasi un insulto. Gli Schizo sono un gruppo affamato, in grado di mettere in scena un vero e proprio massacro. I riff di chitarra sono affilati come rasoi, accelerano e decelerano in un vortice ossessivo, cambiano in maniera repentina, non danno un attimo di tregua. Sono un magma incandescente che vi brucerà dall’interno. La sezione ritmica è l’inferno in terra: il batterista Carlo F. è un mostro in grado di sfondarvi i padiglioni auricolari con un uso smodato di tempi iperveloci e proto-grind (sentite a che velocità telluriche viaggia in modalità blast beat se non ci credete), con doppia cassa modello “elicottero” in fase di partenza. Il basso è corposo, e scandisce in maniera perfetta questo olocausto, dandovi la sensazione di essere caduti in un maelstrom gigantesco. Alla voce, nei primi sei pezzi, troviamo Ingo dei liguri Necrodeath (che già al tempo avevano pubblicato il leggendario Into The Macabre), a sancire il patto d’acciaio tra i due gruppi, che a sua volta darà vita a quel capolavoro che corrisponde al nome di “Project One” a firma Mondocane (fate un favore a voi stessi e recuperatelo, vi cascherà letteralmente la mascella). Negli altri brani troviamo la voce da psicopatico del bassista Penzin, perfettamente adatta a narrare l’orrore più autentico. Brani come “Sick Of It All”, “Psycho Terror” e “Make Her Bleed Slowly” sono puro concentrato di male e sofferenza. Gli Schizo, assieme ai già citati Necrodeath e ai Bulldozer, non vennero compresi in patria ai tempi e purtroppo il più delle volte vennero snobbati anche all’estero, perché avevano l’unica colpa di essere italiani. Ora, con quest’ennesima ristampa (che si aggiunge alle altre dei succitati gruppi), è giunto il momento di fare giustizia. Quindi, se ancora non avete quest’album, correte immediatamente ad acquistarlo. La storia del metal passa (obbligatoriamente) anche da qui.


Tracklist

01. Violence At The Morgue
02. Threshold Of Pain
03. Make Her Bleed Slowly
04. Epileptic Void
05. Removal Part 1 & Part 2
06. Psycho Terror
07. Sick Of It All!
08. Manifold Hallucinations-Behind That Curtain
09. Main Frame Collapse
10. Delayed Death