ROYAL TALONS, Royal Talons

Royal Talons

I Royal Talons approdano dalla lontana Denver alla belga Consouling Sounds. Li troviamo con un bagaglio di doom oltremodo ricco, capace di spaziare dallo sludge alla psichedelia, oltre che forte di vocals sofferte e linee melodiche evocative. Le cinque tracce che compongono il debutto disegnano un universo sonoro cangiante e ricco di deviazioni dalla strada maestra, come l’incipit di “The Scroll”, straniante nel suo incedere riverberato, o quello ad alto tasso psichedelico di “Robot Cities”. Questo alternarsi di oscurità slabbrata e aperture dilatate rende il percorso movimentato e fuga la possibilità di una eccessiva staticità nella scrittura, fattore che aumenta il fascino di un prodotto di genere interessante, provvisto – nonostante il suo marcato gusto retrò – di una solida personalità. In realtà, è tutto il disco a risultare a fuoco e ben centrato, con i vari ingredienti utilizzanti in maniera consona e amalgamati in maniera ottimale, nulla di inimmaginabile o capace di cambiare le sorti del doom, sia chiaro, ma neanche uno dei molti dischi fotocopia che intasano la scena o in quanto tributo ai soliti mostri sacri o, peggio, perché alla ricerca di un mood anni Settanta spesso posticcio e fuori contesto. Qui, invece, lo sguardo è ampio: la band non ha paura di tirare in ballo sporcature noisy e sbandate stoner, di giocare con cori epici e di contro evocare estremismi più o meno palesi, senza per questo dar vita a composizioni schizofreniche o prive di una loro coesione interna. Tutto esce con naturalezza e contribuisce ad un flusso mesmerico di forte fascinazione, chiedere altro sarebbe superfluo, soprattutto visto che non si fa nulla per nascondere un amore tanto assoluto quanto sincero per il genere.


Tracklist

01. Shark Skull
02. The Scroll
03. Robot Cities
04. D-Day Spell
05. Western Path