REBEL CREW / NO MORE LIES, Patto Col Diavolo

Torna la Urban Discipline con uno split che mette in contrapposizione amichevole due città storicamente rivali come Roma e Milano, lo fa all’insegna dell’hardcore e dell’attitudine di strada più sfrontata con il contributo di due band che abbiamo visto in azione all’ultimo Questa È Roma: i romani No More Lies e i milanesi Rebel Crew.

Lo scontro è una perfetta dimostrazione di come lo stesso linguaggio possa essere pesantemente influenzato dalla scena di provenienza: più stradaioli e abrasivi i No More Lies, più gangsta e pestoni i compagni di split, in pratica due sfoghi diversi della stessa voglia di colpire in faccia al netto di ogni fronzolo o patinatura. Da una parte c’è un approccio venato di storie quotidiane, working class attitude e strizzate d’occhio all’oi!, con quel tipico mood a cavallo tra delusione e voglia di rivalsa, cinismo e attaccamento ai propri ideali, crudo come solo Roma sa essere e figlio di quel sottile filo rosso che – dai Bloody Riot ai Payback, dai Colonna Infame ai The Fourth Sin, solo per fare un paio di esempi – ha sempre legato una parte della scena locale. Zero pose fighette e molta voglia di urlare la propria rabbia in faccia al mondo, un po’ da eterni sconfitti, un po’ da chi sa che non sarà facile uscire da una vita stretta come una gabbia e sempre uguale a sé stessa. Alla fine ci si sente spossati e appagati come dopo un’ora di allenamento coi guantoni in una palestra popolare, sudati e sporchi, ma anche depurati dalle tossine. Simile ma al contempo agli antipodi la parte dei Rebel Crew, un hardcore pestone a cavallo tra L.A. e New York su cui si staccano vocals che per termini e cadenza richiamano in mente il gangsta-rap. La loro è una formula che punta molto sul groove e sul ritmo incessante, con testi che entrano subito in testa e invitano al singalong. Anche qui, zero raffinatezza e gran desiderio di raccontare la propria vita senza filtri o poesia aggiunta, a tratti anche eccessiva proprio come il rap o le band di Venice, ma anche certa scena newyorkese, sanno essere. La mente va a certe produzioni della storica Countdown Records, a nomi quali Danny Diablo, Puerto Rican Myke e District 9, tanto per capire le coordinate entro cui ci muoviamo, un linguaggio che da sempre conta tanti appassionati quanti detrattori e legato ad un modo di porsi volutamente strafottente e sopra le righe. Del resto, questo è uno split che basa gran parte del suo appeal proprio sull’unione tra due band che non puntano certo sulla facile simpatia, né gradiscono il compromesso o la diplomazia: per loro è questione di onestà e la famosa street credibility.

Prendere o lasciare, il banco una volta tanto gioca a carte scoperte e non si nasconde dietro a qualche trucco da imbonitore, questo è quel che c’è sul menù oggi. Astenersi amanti nouvelle cuisine, mercì.

Tracklist

01. La Legge Della Strada
02. Amici Non Ne Ho
03. Un Giorno Da Leoni
04. Non Morirà
05. La Scena Non Esiste
06. Week End Offender
07. No Prison
08. Street Crime
09. Condono Edilizio