RAKE OFF, Feeding The Fake

Dieci tracce, dieci anthem di hardcore old-school e cattivo al punto giusto, ricco di stop and go e pestone quel che basta: la ricetta dei Rake Off è tutta qui, nessuna voglia di stupire l’ascoltatore con qualche trucco o appeal modaiolo, solo passione ed energia in libera uscita che invadono la stanza e donano la botta giusta per affrontare la giornata. Aggiungere testi critici (a dir poco) nei confronti dell’attuale società e della spirale di paura e odio che la attraversa, oltre che verso media manipolatori, la ricerca di ruoli prestabiliti e il profitto come unica fine: del resto è la necessità di liberarsi dalle catene alla ricerca della propria libertà l’ingrediente necessario per distinguere ciò che è hardcore da ciò che è mera riproposizione di sterili standard musicali.

Feeding The Fake è un quadro impietoso di come si stia tornando indietro di decenni, guarda caso proprio quando la ricerca di una forma espressiva svincolata dagli stereotipi e l’urgenza di incanalare la propria rabbia verso qualcosa di costruttivo diedero vita a una scena che tuttora continua ad avere una sua ragion d’essere e, soprattutto, mira a riprendersi una posizione antagonista e non piegata alle logiche commerciali del punk da classifica. Feeding The Fake, nella sua totale fedeltà a un modus operandi ormai consolidato, suona anche vero e contemporaneo, proprio perché riesce a comunicare passione e onestà intellettuale, trasmette tutta la rabbia e la voglia di far ruggire i propri riff come urla di disgusto, in breve sopperisce alla mancanza di una vera spinta evolutiva con una credibilità palpabile e a dir poco esplosiva. Resta solo da sottolineare come i suoni, le dinamiche e la padronanza della materia rendano questo album assolutamente all’altezza delle aspettative, non una pallida imitazione spompata ma una macchina da guerra che dal vivo promette sfracelli. In conclusione, se quello che cercate è un hardcore potente e anthemico che possa incanalare la vostra rabbia e aiutarvi ad affrontare la vostra piccola guerra quotidiana, i Rake Off meritano tutta la vostra attenzione. Astenersi, inutile dirlo, maniaci del famolo strano, fighetti e sperimentatori allergici a ogni legame con le proprie radici. Qui si va dritti al punto e questo vi basti.

P.S.: nei Rake Off suonano membri di The Fourth Sin, Grand Theft Age, Payback, probabilmente bastava dire questo senza aggiungere altro.