PATRICK WATSON, Adventures In Your Own Backyard

Adventures In Your Own Backyard

Trascorsi tre anni dall’ultimo Wooden Arms, Patrick raccoglie i frutti di una carriera musicale improntata allo sviluppo di una scrittura capace di ammassare strati su strati di “visionarietà” pop. Adventures In Your Own Backyard è strabordante, a tratti strabiliante, a volte indigesto, ma mai fuori luogo. Nulla di diverso da quanto mostrato finora, certo, per cui i paragoni con Antony, Rufus Wainwright e Sufjan Stevens continuano a essere calzanti e un po’ ingombranti. Patrick confessa poi che è un disco registrato nel suo appartamento. Ci crediamo, nonostante le slavine di archi e fiati, le chitarre lanciate in arpeggi suadenti e le ardite armonizzazioni vocali siano quanto di più lontano da una musicalità “da cameretta”. Ci crediamo anche perché la forza del tutto sta in un senso di intimità che è comunque presente e vivido, pervenendo spesso al giusto compromesso tra sfoggio di attitudine ed equilibrio compositivo. Nessun capolavoro, ma un disco di genere che merita attenzione e giusti apprezzamenti.

Tracklist
01. Lighthouse
02. Blackwind
03. Step Out for a While
04. Quiet Crowd
05. Into Giants
06. Morning Sheets
07. Words in the Fire
08. The Things You Do
09. Strange Crooked Road
10. Noisy Sunday
11. Adventures in Your Own Backyard
12. Swimming Pools