PAOLINO CANZONERI, L’Ora Di Ricreazione
Ancora una volta possiamo prenderci un momento da tutto per immergerci nei sogni sonori di Paolino Canzoneri, per una produzione che oscilla fra la musica e la rievocazione del passato.
In questo caso, infatti, le note vanno a dipingere i momenti ricreativi in seno alla propria scuola nella prima infanzia, quelle sacche di divertimento all’interno della giornata dedicata all’istruzione. Musiche sospese e dilatate, ambientali e amniotiche, che portano a rimarcare i confini della nostra infanzia, i luoghi e le sensazioni. Le tracce sembrano disabitate, guidate come sono dal pianoforte di Paolino, dal canto degli uccelli (ormai immancabili, che appaiono in “Musica Dove Manca”), da un’atmosfera che sembra essere virata seppia, non passatista ma realmente immersa in una trance cinematografica. Così possiamo realmente sentirci avvolti in un suono placido e cosmico insieme, dove a prendere volume sono variabili quasi cosmiche, impercettibili cambiamenti che permettono un susseguirsi dinamico e lieve. Paolino Canzoneri non stravolge, non sorprende, non illude: semplicemente irretisce il proprio pubblico, portandolo esattamente dove vuole che finisca, a seguire con la mente un viaggio da lui programmato, per una musica che è assolutamente inutilizzabile come sottofondo. Troppo forte la sua perseveranza, quasi ipnotica nel riportarci a provare a decifrare, ad immaginare queste piccole sacche di libertà, visute da infanti ora cresciuti ma che appaiono in controluce in questa mezzora abbondante di suono. Pura magia.