OLD HEAD, Maximum Rock

Maximum Rock

Richard Hoak, conosciuto dai più per la sua militanza nei Brutal Truth, è l’esempio perfetto di musicista poliedrico e capace di passare con disinvoltura tra generi e stili differenti. Così, dopo essersi confrontato con le manipolazioni sonore del suo progetto solista Peacemaker e aver seminato terrore con l’orda Total Fucking Destruction, torna sulla scena assieme a un gruppo che miscela sapientemente thrash, hard-rock e primo power a stelle e strisce all’interno di una formula tanto personale quanto indissolubilmente legata alla stagione d’oro del metal. Un’epopea di cui attualizza senza stravolgimenti l’essenza più intima e sincera, con naturalezza e disinvoltura a tratti sconcertanti. Maximum Rock è un album roccioso e tagliente, capace di alternare un riffing chirurgico di chiara scuola thrash con il piglio anthemico di gruppi come gli Sword (quelli canadesi, autori nel 1986 dell’ottimo Metalized su GWR). Proprio con questi gli Old Head condividono la capacità di suonare un blend impossibile da catalogare e ricco di sfumature, così da dar vita a quello che a tutti gli effetti si può definire solo come ottimo e solido heavy metal. Al suo interno l’album propone tributi ad alcuni nomi più o meno insospettabili, ovverosia Black Sabbath (nella non consueta “Rock’n’Roll Doctor”), Jethro Tull e – spiazzandoci – Crosby, Stills, Nash & Young, riletti e re-interpretati alla luce della sensibilità genuinamente “metallara” della band. La voce di MegaDan Tumolo dona al tutto la classica marcia in più e rende il disco una vera festa per gli amanti del genere, tanto da lasciare ben poco spazio a eventuali dubbi sull’onestà intellettuale di una simile operazione: fin troppo lontana dai tanti revival in auge oggi e davvero poco appetibile per chi non abbia un solido background di ascolti. Al solito, Hoak si lascia coinvolgere in progetti coraggiosi e fuori dagli schemi, figli di un approccio alla musica totalizzante e caratterizzato dalla passione più pura. Ancora una volta, noi non possiamo che schierarci al suo fianco.