OLD CHAPEL, Visions From Beyond

Siete pronti a entrare in una cappella infestata da demoni, zombie e fantasmi? Se sì, immergetevi nel suono dei russi Old Chapel. Old school death metal impattante e corrosivo, imbrattato di doom e lontane reminiscenze ’70. Davvero una gradita sorpresa per me, che sono sempre a caccia di band brutali ma col giusto tiro.

Il suono degli Old Chapel è imbevuto di quell’atmosfera torbida che si abbevera dai film di Fulci, Argento, Bava e altri grandi maestri del cinema horror italiano. Non a caso, il pezzo finale è un’ode al film “Paura nella Città dei Morti Viventi”. La voce cavernosa e sanguinolenta di Pavlev Suslov è l’ideale per guidarci in questo Grand Guignol e traghettarci in un inferno melmoso e asfissiante, in cui verrete divorati vivi fino alle budella. Il suono di chitarra è una lama tagliente pronta a sgozzarvi, mentre i vostri occhi vengono trapanati da spilli arrugginiti. Assoli di ottima fattura lacereranno le vostre carni già abbondantemente martoriate. Il drumming è una frustata dietro l’altra: nelle accelerazioni vi spappolerà la faccia, mentre nei rallentamenti ossessivi e ossessionanti vi trapanerà il cervello facendovelo schizzare fuori dalla scatola cranica. Come avete potuto notare, qui non si scherza: la violenza la fa da padrona incontrastata. Il tutto è incorniciato da una produzione che suona molto ben calibrata, con salde radici nel passato, anche se non risulta per questo. Un gruppo che mi ha davvero colpito, sia perché questo tipo di death metal non è che lo suonino tutti, sia perché è sempre un piacere farsi trascinare in un gorgo di depravazione e follia.