NIGHT VIPER, Exterminator

Su The New Noise difficilmente recensiamo dischi di heavy metal classico, sebbene buona parte della redazione sia composta da persone con un background più che metallico. Quando succede, come in tutti gli altri generi, cerchiamo di dare spazio alle realtà più interessanti in circolazione. I lettori più attenti si ricorderanno di come abbiamo accolto con molto entusiasmo il debutto dei Night Viper, tra le uscite più rilevanti del 2015. Due anni dopo, la formazione svedese torna a farsi risentire con un nuovo album, che esce su un’etichetta bella grossa come la Listenable Records. 

Questo Exterminator già dal titolo mette le cose in chiaro: se il sound dell’omonimo debutto era incendiario, qui le fiamme sono arrivate ancora più in alto. La proposta musicale non è cambiata granché, ma è molto più incisiva e l’influenza dei Metallica è molto più evidente, vedi l’iniziale “No Escape” (il cui intro è ispirato dalla colonna sonora degli ultimi Batman cinematografici, composta da Hans Zimmer) e anche “Summon The Dead”. C’è meno NWOBHM e più riff speed, suonati dal grande Tom Sutton, che si conferma un ottimo chitarrista anche al di fuori del doom (genere con cui si confronta militando nei The Order Of Israfel, senza dimenticare che precedentemente stava nei giapponesi Church of Misery).

La produzione dell’album risulta migliore di quella dell’esordio, che già aveva convinto molto ai tempi. Il gruppo è veramente in ottima forma e l’ingresso di Johan Frick alla seconda chitarra sembra aver giovato. La voce di Sophie-Lee Johansson, inoltre, è più ruggente che mai. Oltre alle due canzoni sopra citate, ce ne sono altre di ottima fattura come “Ashes”, “On The Run” e “Never Win”, col suo arpeggio iniziale che ricorda composizioni di Morricone per i film di Sergio Leone. Il tutto coronato da un grande artwork a opera di Patrick Zöller (in arte Karmazid, uno degli illustratori più apprezzati e influenti del panorama estremo internazionale, che all’attivo collaborazioni con Blood Ceremony, Urfaust, Blaze Of Perdition, Warhammer e per festival come Hammer Of Doom e Party.San). 

Un altro colpo riuscito per i Night Viper, personali in un genere che ultimamente è proposto in maniera molto derivativa e spesso con poca inventiva. L’apporto di una cantante con una voce tutt’altro che ordinaria e un grande riffmaker di sicuro sono dei grandi punti a loro favore, ma si vede che la line up lavora bene e il passaggio dalla Svart alla Listenable ha segnato un grande passo avanti. Inutile aggiungere che se non amate queste sonorità potete andare altrove, ma se siete fan dell’heavy metal e della prima ondata speed/thrash dovete avere Exterminator: senza dubbio una delle migliori uscite del 2017.