NEOLITHIC / MARTYRDÖD, Split

Una canzone a testa. La prima uscita ufficiale per i Neolithic, nuova band di Baltimora. Una conferma della direzione intrapresa per gli svedesi Martyrdöd, sulle scene da ormai quindici anni. Ecco cosa ci regala questo nuovo split in uscita su Deep Six Records.

Nella loro “War Of Worlds” i Martyrdöd caricano sempre più la struttura d-beat con altre influenze ed esigenze compositive: è bello sentire che non si pongono limiti e cercano una loro via personale all’insegna dell’incisività. Proseguendo nella direzione dell’ottimo List (2016), sembrano voler andare sempre più a tremila, riducendo al minimo i momenti lenti e introspettivi. Questo non significa che la composizione sia piatta (vedi, ahimè, l’ultimo album dei connazionali Wolfbrigade), al contrario: si fanno notare sempre di più le libertà che si sta prendendo la chitarra, lanciata senza tregua in scale e assoli, priva di paura quando si tratta di uscire dagli standard del genere. Allo stesso tempo, non manca la classica cavalcata che culmina nel muro di suoni finale. Certo, in “War Of Worlds” viene meno la venatura cupa dei quattro, un retaggio neocrust; difficile dire se ciò sia dovuto a una scelta ben precisa o semplicemente al fatto che non si possa condensare tutto in una traccia.
Il fatto che il gruppo abbia firmato da poco per la Century Media, con la quale pubblicherà tre album (il primo è atteso per la seconda metà di quest’anno) potrebbe certificare un’ulteriore “svolta” metal. Detto per inciso, fino a qualche tempo fa nella scena crust punk difficilmente sarebbe stato visto di buon occhio un contratto con una label che fa capo a Sony Music… chissà se anche nel 2018 qualcuno lo noterà… In ogni caso, questo pezzo ribadisce la maestria di chi è sempre più consapevole dei propri mezzi e non scarseggia quanto a idee.

Come accennavamo prima, i Neolithic sono invece appena nati a Baltimora, Maryland. È interessante che la loro formazione comprenda cantante, bassista e batterista che suonano o hanno suonato in gruppi grind/metal (Putrisect, Swarm Of The Lotus), due due chitarristi provenienti dalla scena hardcore (Ruiner, Pulling Teeth, Old Lines). Il risultato? In questa “Inner Adversary” c’è veramente un po’ di tutto. Il sound è scuro e il batterista non esita di utilizzare il doppio pedale, gli intermezzi grind delimitano le strofe d-beat (fino a qui tutto ok, anche se niente di originale), poi a metà canzone il ritmo rallenta, le chitarre si fanno pesanti, potrebbe partire un circle pit… lo spunto è interessante, ma non tutti i musicisti sembrano a loro agio con questo cambiamento di registro. Lo stesso mix, decisamente più riuscito, lo troviamo in “Blinded”, pezzo pubblicato online dal gruppo in attesa dell’uscita dell’ep Cult Of Ignorance, che vedrà la luce ad aprile sempre per Deep Six Records.