NASTRO, Porta07

NASTRO, Porta07

E cosa vuoi dire a due tipi che si fanno le foto promozionali con in mano un pupazzo colorato e un computer-giocattolo di Barbie? Scherzi a parte, i romani Nastro sono chiaramente dei buontemponi che giocano a fare lunghe e slabbrate pernacchie rumorose (vengono pure da un paio di lp per la Upside Down Recordings). Se volete un riferimento, pensate a un altro campione di questo sotto-sottogenere, Ezio Piermattei. In questo specifico caso il tutto è virato verso lo psichedelico, il colorato, anzi meglio: volutamente slavato, fumettoso, e non dimentichiamo che nella capitale operano intelligentissime teste matte come Grip Casino, Økapi, System Hardware Abnormal, insomma gente che a cucire suoni e rumori, i più disparati, se la cava egregiamente. Va comunque chiarita una cosa: Porta07 è adatto a disadattati (perdonate il gioco di parole), collezionisti compulsivi di audiocassette, le più strane possibili, e persone che fanno di tutto per nascondere nella vita quotidiana la passione per simili freakerie, tra disturbini, accenni di synth rotti e chitarrine space-qualcosa in crema sci-fi, soprattutto nella seconda traccia, che suona sinistra e lascia un vago sentore occult. Io, lo confesso, credo di appartenere banalmente all’ultima categoria elencata. Garantisce NO=FI Recordings.