MORTAL VISION, Mind Manipulation

I Mortal Vision, giovani death thrasher ucraini, hanno stuzzicato i palati estremi del panorama underground europeo con Madness Of Messiah, demo di debutto pubblicata nel 2019 sotto la Take This Torch, grazie ad un sound improntato su sonorità old school e proponendo una fusione tra soluzioni speed thrash anni ’80 e death/thrash ibrido e grossolano.

Sono riusciti a catturare l’attenzione a tal punto da far aguzzare le orecchie e attivare i radar della Redefining Darkness Records, che li ha voluti fortemente dentro il proprio roster. Ristampando a maggio di quest’anno la demo, l’etichetta ha gettato i semi di una collaborazione esplosiva su full length: il risultato è Mind Manipulation, che ha visto la luce il 29 ottobre scorso. Anticipato da “Forced Extermination” e “Devastated Existence”, Mind Manipulation è un concentrato di durezza e velocità punitive, che si colloca tra thrash teutonico e speed/death metal selvaggio. Esprimendo il loro dissenso nei confronti della realtà sociale circostante, i Mortal Vision propongono otto tracce costruite su riff caustici, assoli elettrizzanti, blastbeat diretto e voce acida, tutti posizionati su ritmi mid-tempo alternati ad attacchi famelici.

La title-track “Mind Manipulation” è un perfetto biglietto da visita che delinea l’esplosione thrash che il gruppo ha intenzione provocare attraverso ritmi galoppanti, assoli avvolgenti, voce e blast glaciali. I ragazzi, poi, dimostrano notevole smalto e carisma con episodi come “Eternal Hatred”, brano dal riffing cruento e dalla voce ipnotica che ricorda a tratti quella di Max Cavalera, “Apophenia”, corposo e massacrante, e “Devastated Existence”, un mid tempo costruito su riff martellanti e accattivanti che conclude l’album.

Provando a misurarsi nel panorama estremo ricreando quell’enfasi ed energia dinamiche di molti gruppi di quegli anni, Mind Manipulation scorre fluido ed è piacevole d’ascoltare. Risulta vincente nella scelta di optare per una chiara direzione verso sonorità old school senza avvalersi di soluzioni moderne ed eccessivi virtuosismi. Ovviamente non aggiunge nulla al genere stesso, ma nemmeno risulta mediocre, riuscendo a discostarsi da molti gruppi odierni che si approcciano a generi “old school”. Senza ombra di dubbio i fan delle icone del thrash metal come i Sepultura e Sodom adoreranno questo album.