MOMENTUM, Herbivore

Herbivore

Secondo e ultimo album per i Momentum, che contestualmente all’uscita di Herbivore diffondono la decisione di portare a termine un’avventura tanto breve quanto esaltante e complessa. Primo punto di interesse di Herbivore è la sua natura di concept album sulla scelta vegan, un argomento sviluppato senza slogan urlati ma con l’apporto del solito taglio discorsivo e “in deep” che da sempre connota le liriche di Alex. Non c’è voglia di imporre le proprie idee, ma di discuterne i fondamenti e fare informazione, con passione e amore, senza un approccio dogmatico che potrebbe sembrare figlio di una sorta di monomania. Alla versione fisica del disco è acclusa anche una ‘zine che contempla domande e risposte sugli argomenti più importanti e controversi, a cominciare dagli effetti della scelta vegan sul corpo umano. Si badi bene, però, non si sta parlando di un album costruito come mero contenitore per veicolare delle idee, quanto di un’autentica mazzata di hardcore come dovrebbe essere e come era agli inizi, musica che nasce dalla volontà di estremizzare il punk e utilizzarlo come luogo ottimale per dare sfogo alla propria voglia di esprimersi al di fuori dei canali commerciali e degli stereotipi imposti dalla cultura dominante. Herbivore, a differenza del suo pur ottimo predecessore, appare più diretto e conciso, colpisce e fugge senza guardarsi indietro, scarica sull’ascoltatore una tempesta di suoni urticanti, ma al contempo ricchi di melodia e cambi d’umore, quindi nient’affatto monotoni o insipidi, quanto ardenti di un’urgenza espressiva che in troppi si sono affrettati ad accantonare. Lo stesso tributo ai Propaghandi, con il testo di “Punk Rock Saves Lives” preso in prestito dalla penna di Chris Hannah e dalla sua “Nailing Descartes To The Wall”, serve a fornire le coordinate di Herbivore anche per quanto concerne il coinvolgimento personale dei musicisti, visto che proprio queste parole sono state fondamentali per determinare la scelta vegan del cantante. Un cerchio che si chiude, dunque, una dichiarazione d’amore agli esseri viventi, senza distinzioni di genere o specie, oltre che alla musica hardcore punk (notare i due termini, affiancati con un preciso significato), alla sua passionalità e al suo rivestire un valore che vada oltre alla mera questione musicale. Se si considera come il tutto venga offerto in abbinamento ad alcuni anthem in grado di uscire dallo stereo e afferrare allo stomaco l’ascoltatore, appare chiaro come questo Herbivore sia disco da avere e da portare con sé, anche perché i Momentum lo offrono in free download sul loro blog, insieme a testi, note, spiegazioni, tutto ciò che può servire insomma per comprenderlo in ogni suo aspetto e sfumatura. Della versione fisica si occuperà una squadra di label altrettanto meritevoli di essere supportate, per cui il consiglio è quello di farla propria e dare così un contributo reale a chi continua a sbattersi per dar voce a proposte come questa.  Più che un addio, un regalo al proprio pubblico.

Tracklist

01. Barbarity
02. Insensitive
03. I Am Not A Living Grave
04. Herbivore
05. Speciesism
06. Realities Of The Dairy Industry
07. Punk Rock Is Saving Lives
08. Conscientious Objector