Modulisme #4: Doug Lynner

Doug Lynner, musicista da sempre, ha iniziato come tastierista negli anni Sessanta, suonando in band psychedelic rock. Si è laureato in composizione di musica elettronica presso il California Institute of the Arts dove ha studiato con Morton Subotnick, Harold Budd, James Tenny, Leonid Hambro e Nicholis England. Suona su palchi internazionali, conduce un radio show settimanale (“Bloop and Quack”), insegna privatamente musica elettronica e composizione, realizza video tutorial gratuiti sui sintetizzatori modulari.

Ascolta la sessione di Doug Lynner

Come ti sei accostato alla sintesi modulare?

Ho imparato a conoscere i sintetizzatori modulari negli anni ’60 attraverso le registrazioni accademiche, la musica rock, i film e il magazine americano Whole Earth Catalog.

Quando è accaduto? Quando hai comprato il tuo primo sistema?

Il primo sintetizzatore commerciale che ho usato è stato un EMS VCS3 (Putney) nel 1971. Nel 1973 ho iniziato a usare il Buchla 200. Nel 1975 acquistai il mio primo sintetizzatore modulare, il Serge Modular Music System ora noto come Mystery Serge. È il primo sistema commerciale Serge.

Che effetto ha avuto la scoperta della sintesi modulare sul tuo metodo compositivo? E sulla tua esistenza?

I concetti di design utilizzati nel Serge mi hanno aiutato a dissezionare gli elementi contenuti nel suono e a capire come lavorano insieme in un mondo musicale dinamico. Mi ha permesso di liberarmi ulteriormente dalla tradizione musicale occidentale.

Molto spesso chi usa i modulari ha bisogno di ancora più roba. La fame di nuovi moduli è insoddisfabile? Come lo spieghi?

In questi giorni la fame è alimentata dal numero folle di moduli disponibili sul mercato. Può essere necessario molto tempo per esplorare le opzioni e arrivare a un sistema che supporti le tue esigenze musicali. Per sfortuna, la maggior parte delle persone devono prendere queste decisioni prima di aver raggiunto la maturazione musicale e aver sviluppato un loro modo di vedere la composizione che possa poi influenzare le scelte che fanno a livello di moduli.

Nuovi moduli possono suscitare nuove idee anche nei musicisti più vecchi, così come ogni cambiamento di strumento influenza la produzione di un compositore. Se si tiene presente il proprio punto di vista compositivo, il processo può essere meno caotico.

Puoi descrivere per favore il sistema che hai utilizzato per creare la musica di questa sessione dedicata a noi? Qual è il sistema dei tuoi sogni?

Ho eseguito questo concerto speciale dal vivo nel mio studio in un unico passaggio la mattina del 4 settembre 2019, dopo aver collegato gli strumenti il giorno prima. Ho suonato un Mystery Serge (un originale “paperface” Serge), una moderna realizzazione di Eurorack Serge di Elby Designs e un Cyndutries Zeroscillator.
Non sogno sistemi. Lavoro con quello che ho. La musica è il mio obiettivo, non uno strumento. Canterei e batterei pietre se queste fossero le sole cose a mia disposizione.

Ti senti vicino ad altri contemporanei che utilizzano i sistemi modulari?

Il mio sintesista modulare preferito in questo momento è Shiro Fujioka. Stiamo pianificando una sessione di registrazione insieme quest’autunno per una prossima release.

Quali pionieri ti hanno influenzato e perché?

Sono stato molto influenzato dai primi lavori alla Columbia Princeton e ai Bell Labs quando ero adolescente. In seguito sono stato molto influenzato dai miei insegnanti, specialmente da Mort, Hal e Leonid al CalArts. Di grande influenza finale è stato anche Serge Tcherepnin, che mi ha collegato le mani alle orecchie.

Che consiglio daresti a chi volesse partire col suo “Modulisme”?

Supera le barriere tecnologiche per concentrarti sulla composizione musicale. Il sintetizzatore non è fine a sé stesso. È solo il mezzo per il fine più grande della composizione musicale.
Lavora sulla tua arte ogni giorno, anche se non è altro che ascoltare quello che hai fatto ieri. Mantieni acceso il fuoco.
Esplora il mondo del suono con intenzione e curiosità.
Non sprecare la tua moneta creativa per competere o parlare male dei colleghi musicisti o dei vari stili musicali. Il tuo successo non dipende dal fallimento di qualcun altro.
Ascolta.
Crea una comunità e includi tutti.