MIRRORRING, Foreign Body

Foreign Body

Pulviscolo e riflessioni.

Liz Harris e Jesy Fortino, meglio conosciute con i rispettivi moniker di Grouper e Tiny Vipers. Due anime inquiete che inevitabilmente s’incontrano – e si specchiano, ça va sans dire – provando a compiere l’emulsione musicale perfetta. Ci riescono, anche se dobbiamo ammettere che a un rapido ascolto il tutto sapeva di vagamente soporifero e già sentito. Però, una volta entrati nelle trame, nel cangiante mood generale che tutto fagocita, le cose si capovolgono in maniera repentina. Mettete da parte Cat Power, Tara Jane O’Neil et similia. Il binomio è una rilettura di quei codici, ma da una prospettiva più intimista e aliena – tanto in voga in questi ultimo lustro – che se ne sbatte di sembrare solo affascinante. Le due musiciste si nascondono con abilità dietro la somma delle parti e, partendo da un amore incondizionato per spazi infiniti, drone e strutture shoegaze, omaggiano alla loro maniera il country e il blues. “Cliffs” è paradigmatica in tal senso: immaginate i Barn Owl acustici che suonano silenziosi davanti a Bonnie ‘Prince’ Billy, stessa andatura felpata e melodia in primo piano, con la voce della piccola vipera che si sovrappone armoniosa e il finale che è un mare nero di fastidiose sensazioni. “Silent From Above” è prova esangue di cantautorato al limite, sempre offuscato; “Mine”, invece, gioca di stratificazioni e delicato arpeggio (con folate di synth e timbro vocale più mascolino sugli scudi). La finale “Mirror Of Our Sleeping” chiosa questo lavoro alla sua collaudata maniera: dissonanze, echi di nebulose, e fantasmi che si palesano impalpabili ai nostri occhi/orecchi.

Foreign Body assolve in maniera egregia alla sua funzione: ci spiega meglio di qualunque altra considerazione di come i corpi che indossiamo a volte ci risultino estranei e difficili da accettare. Garantisce il tutto la sempre attenta Kranky, etichetta che davvero non ha bisogno di presentazioni.

Tracklist

01. Fell Sound
02. Silent From Above
03. Cliffs
04. Drowning The Call
05. Mine
06. Mirror Of Our Sleeping