MIKA VAINIO, Fe3O4 – Magnetite

Magnetite

Dopo l’ottima prova del 2011, uscita per Editions Mego e intitolata Life (… It Eats You Up), Mika Vainio torna su Touch con un disco che non fa rimpiangere il suo predecessore e ne replica la crudezza.

Comincia col battito di due bambù la severissima “Magnetite”: lo spazio vuoto (il silenzio) è uno degli elementi fondamentali di questo lavoro (come nell’architettura giapponese, dice Vainio), che vive di un’essenzialità tagliente. Ai vuoti creati da Mika s’alterna un dolore fisico a metà tra una coltellata e una scossa. Del resto, come intuibile, l’altra chiave di lettura sono le onde elettromagnetiche: il disco è così minimale, infatti, che sembra quasi interamente un ronzare orchestrato di radio, televisioni e antenne, senza nessun suono confortante di strumenti “veri” e con le basse frequenze a dargli nerbo. Alcune parti molto elettriche potrebbero originare da una chitarra, così come certi suoni metallici (Köner docet) provengono quasi di certo dalla percussione di qualche sorta di gong o piatto di batteria. L’artista finlandese, dunque, sembra giocare la sua partita quasi per intero su rumore e volume: solo “Magnetosome”, a un certo punto, lascia udire una lontanissima melodia come proveniente da un vecchio giradischi. Con questi mezzi Vainio favorisce atmosfere sinistre e situazioni tesissime, un po’ come accadeva in Life (… It Eats You Up) e con i Pan Sonic, dei quali qui vengono accantonate le ritmiche in favore di tracce solo “ambientali”. Paradossalmente, pur non avendo nulla quanto a misura e compostezza, sobrietà e rarefazione rendono quest’album quasi il lavoro di un nuovo particolare tipo di “classico noise”.

Alla fine, Vainio esce dai riferimenti fisico-scientifici per una personale ricostruzione della stanza della tv (ecco l’aggancio col resto) di Elvis a Graceland: come spesso accade quando si entra nell’argomento “case dei divi”, uno dei luoghi più strani della Terra.

Tracklist

01. Magnetia
02. Magnetotactic
03. Magnetosphere
04. Magnetosense
05. Magnetism
06. Magnetosome
07. Elvis’s TV Room