MIDNIGHT, No Mercy For Mayhem

MIDNIGHT, No Mercy For Mayhem

I Midnight sono letteralmente esplosi, una crescita di successo che dopo l’uscita di Satanic Royalty nel 2011 è stata addirittura vertiginosa. Parliamo ovviamente della scena metal sotterranea, non degli MTV Music Awards, nondimeno il consenso ai Midnight sembra unanime (magari piacciono anche a Rihanna…). C’era quindi molta attesa per questo nuovo disco, anche perché in tre anni non si era sentito nessun inedito. Naturalmente non conto il singolo stampato in sole cento copie per il tour australiano del 2013, tipica uscita Midnight ultralimitata, gioia dei collezionisti e cruccio dei fan, e a parer mio una gran cazzata, visto che mi annovero tra i secondi. E da fan ho aspettato di avere il vinile tra le mani per la recensione e per il primo ascolto in assoluto. Quali sono le ragioni di questo successo, testimoniato dalle plurime ristampe di Satanic Royalty e dalle sette versioni viniliche (più cassetta e doppio cd) di No Mercy For Mayhem? Il nostro Athenar, autore e unico esecutore dei pezzi, sa scrivere canzoni ed è un chitarrista dal gran gusto. L’ambito d’azione è compatibile un po’ con tutti i tipi di ascoltatore di metal, perché viene chiamato in causa un nome a cavallo fra classico ed estremo: i Venom. Dei Venom si riprende lo stile vocale à la Cronos e il tipo di heavy metal brutale, anche veloce, ma che non rinuncia alle origini rock’n’roll e che si rende molto permeabile all’irruenza e semplicità del punk. In poche parole la NWOBHM, dei Venom appunto. Di gruppi che si ispirano questi mostri sacri ce ne sono a camionate, ma i Midnight mettono sul piatto uno stile chitarristico molto più curato e con grande sensibilità melodica, come se Mantas avesse ascoltato con attenzione colleghi dell’epoca quali Brian Tatler dei Diamond Head, ma anche un Kevin Heybourne degli Angel Witch. Quest’attitudine chitarristica, insieme alla capacità di scrittura, rende ogni singolo pezzo memorabile. In mezzo all’inondazione di uscite discografiche che invade ogni angolo del mondo musicale non è per nulla facile inventarsi dieci pezzi metal che rimangano in testa in maniera distinta dal primo ascolto. Siamo nel 2014, l’impresa è praticamente disperata, ma i Midnight ci riescono. Non ci sono grandi stravolgimenti rispetto a Satanic Royalty (magari un mastering vinilico meno esplosivo, ma sono dettagli), la ricetta funziona e squadra che stravince non si cambia. Per i collezionisti, la versione in doppio cd contiene un pezzo in più già apparso sullo split 7″ coi Toxic Holocaust e il live Alive On The Streets Of Cleveland, uscito in vinile nel 2013 in ben (!) 280 copie. Io ho il vinile oxblood più la versione in cd, per la cronaca. Voto: mi sembra molto chiaro.