MASSIMO VOLUME, Aspettando I Barbari

Massimo Volume

Cattive Abitudini fu un gran ritorno: gonfiò le anime perché aveva un buon sapore di spazialità accogliente e donava una sorta di consapevolezza estatica, che sbirciava sorridendo tra un riverbero elettrico e l’altro.

Disco nuovo, formazione invariata. Ora, però, lo spirito è di nuovo irrequieto e reca ferite recenti che non accennano a chiudersi. È che bisogna ricordare anche quanto sia difficile disintossicarsi dal dare il culo all’invasore e invitarlo a banchettare, ormai diventata consuetudine accettata. Ogni pezzo è colmo di circolarità ossessive, claustrofobia quadrata, tonfi di synth e chitarre dal cuore pesante, mentre tumulti noise rigano di cenere punk wave (“La Cena”) gli intarsi di chitarre. “La Notte” ha addirittura un approccio math, mentre la “violenza” dell’amarezza lievita e vengono appiccati nuovi fuochi. Tutto questo accade mentre Mimì ci narra le storie morte di vivi fantasmi e ci riporta alla mente la figura di Vic Chesnutt, le separazioni, le divisioni inutili. Aspettando I Barbari lo si avverte inferiore a Cattive Abitudini, ma il nuovo corso dei Massimo Volume è sempre molto, molto valido.

Tracklist

01. Dio Delle Zecche
02. La Cena
03. Aspettando I Barbari
04. Vic Chesnutt
05. Dymaxion Song
06. La Notte
07. Compound
08. Silvia Camagni
09. Il Nemico Avanza
10. Da Dove Sono Stato