MARSALA, Marsala [+ full album stream]

Nubi noise-rock, ritmiche dall’andamento kraut, fumi psych, insomma tutto l’armamentario tipico di chi ama mescolare le carte e confondere le idee, queste le coordinate nelle quali si muove Andrea J. Marsala da Lodi, già nei The Rambo, terzetto (sempre) noise-rock. La differenza è che qui Andrea fa tutto da solo, tra synth, loop station, drum machine e altro ancora: che sarà mai uno strumento che si chiama xaphoon poi? Tant’è… Già l’apertura di “Slipping Into Open Flesh” mette le cose in chiaro, anzi no, le confonde artatamente e rimanda ad alcune produzioni più scombiccherate di Italian Occult Psichedelia, in particolare a quelle di casa Ambient-Noise Session, ricordate i Metzengerstein? La tensione rimane piuttosto alta in tutto il disco, come dimostra la nenia di “Wide Open Wound”, quasi un drone-folk suonato da musicisti dell’Ottocento, così come si fanno ricordare lo stridore e il continuo sferragliare della chitarra elettrica – quella di Paolo Cantù/Makhno – di “Streams Of Light”. Chiude la più rilassata (relativamente parlando) “Ultime Fatiche Sulla Via Del Ritorno”, dove fa addirittura capolino una linea melodica, come a sottolineare che alla fine del tunnel un bagliore di luce si trova lo stesso. Marsala vi darà la possibilità di affrontare un viaggio impervio ma per nulla privo di piacevoli sorprese, naturalmente rumorose il giusto.

Potete ascoltarlo qui.