MARNERO + CAYMAN THE ANIMAL, 28/9/2013

Cayman The Animal

Ancona, Glue-Lab.

Il Glue-Lab è qualcosa con cui – come avrete ormai capito – sentiamo una speciale affinità, in primo luogo per l’amicizia e la stima che da anni ci legano ai fondatori, in seconda battuta per la vicinanza di intenti e visione per quanto concerne l’idea stessa di musica e, in generale, delle forme espressive ad essa collegate. Scontata pertanto la nostra presenza all’apertura, tanto più che a calcare il palco del circolo saranno altre persone che da sempre sentiamo vicine come i Cayman The Animal e i Marnero, per quella che si potrebbe definire senza tema di smentite una partenza col botto.

Che l’idea di un nuovo punto d’incontro ad Ancona non stuzzichi solo la nostra curiosità e il nostro interesse è chiaro sin dal tardo pomeriggio, quando molti si affacciano per la prima volta alla porta del Glue-Lab e cominciano a familiarizzare con la struttura a più livelli e alle sue peculiarità, a cominciare dai ripiani pieni di libri, riviste e zine da sfogliare, per arrivare ai poster cinematografici e le vecchie locandine di concerti con cui sono tappezzati (nel vero senso della parola) vari angoli del circolo. Insomma, se è vero che anche l’occhio vuole la sua parte, di certo il Glue-Lab non appare come il classico stanzone da concerti o il tipico pub riadattato. Il che permette una sana convivenza tra chi vuole assistere al concerto senza il fastidioso chiacchiericcio di sottofondo e chi, al contrario, è entrato per farsi una birra tra amici o scambiare quattro chiacchiere senza sforzarsi di sovrastare il volume degli strumenti.

Inutile sottolineare come la nostra rappresentanza non abbia nessuna intenzione di restare fuori dalla sala in cui questa sera si esibiranno le due formazioni, anche perché l’idea di essere le prime a calcare il palco del Glue-Lab sembra caricarle non poco. Cominciano con le prime note in assoluto i Cayman The Animal, freschi del nuovo disco Aquafelix (di cui vi abbiamo proposto il download giusto poche settimane fa). La formula è semplice ma irresistibile: energia hardcore, piglio punk, melodie che entrano subito in testa, (auto)ironia a piene mani e anche un pizzico di disillusione a tenere insieme il tutto. L’elemento incontrollabile o, meglio, la variabile impazzita è l’uomo dietro al microfono, una pallina da flipper che il palco non riesce proprio a contenere: salta, si butta a terra, scende tra i presenti e rotola con il filo del microfono che gli si attorciglia intorno come lo spago su un salume. Nulla da eccepire, la scelta perfetta per dare inizio alla stagione e rendere l’idea di cosa aspettarsi da queste parti. Se qualcuno ha pensato che qui si scherzasse, ora sa di essersi sbagliato.

Marnero

Dopo di loro, tocca agli amici Marnero dare il proprio contributo alla riuscita della serata con un set coinvolgente e intenso, nonostante le disavventure che li costringono a suonare con parte della strumentazione in prestito (causa furto di cui sono stati recentemente vittime). Questo non ferma di certo la ciurma di naviganti, né tantomeno spegne il sorriso sulle loro labbra o li trattiene dall’esibirsi in alcuni siparietti a intervallare lo scorrere dei brani, autentici flussi di coscienza per naufraghi senza meta, ondate di suono che colpiscono dritte allo stomaco e lasciano un segno profondo sotto pelle. Inutile dire che i presenti appaiono ben lieti di lasciarsi trasportare alla deriva, ondeggiano la testa a tempo e seguono con sguardo fisso le storie di mare che il gruppo racconta dal palco, alcuni muovono le labbra a ripetere parole che ormai hanno mandato a memoria, altri forse è la prima volta che sentono parlare del Marnero e delle sue storie di sopravvissuti. Al solito, la fine sembra arrivare troppo presto, segno che i brani coinvolgono e fanno perdere la cognizione del tempo, non una cosa da nulla quando si maneggiano certe sonorità e ci si addentra in simili percorsi sonori.

Alla fine del concerto riemergiamo all’interno del Glue-Lab e ci rendiamo conto di quanta gente si sia presentata per visitare il nuovo circolo, salutare, curiosare e fermarsi in chiacchiere, cosa che del resto facciamo anche noi fin quasi alle luci dell’alba. Che dire, in bocca al lupo Glue-Lab, la partenza è stata di sicuro un centro perfetto.

Grazie a Ludovica Galeazzi per le foto.