MANNAIA, The HM-2 Chronicles

Attivi dal 2014 e nati, come ci ha ribadito di recente il chitarrista Torci (nonché mainman della End Of Silence), per la sua voglia di suonare death metal insieme a Marco Morosini degli Eversor, i Mannaia hanno realizzato finora solo un paio di split ma sono stati molto attivi in sede live e hanno visto una nutrita schiera di musicisti/amici alternarsi al loro interno. Per fare il punto della situazione prima di realizzare un nuovo disco con la formazione attuale, la band ha deciso di pubblicare un riassunto che comprendesse non solo le tracce apparse negli split con Death On/Off e Meatball Explosions, ma anche una cover dei Sabbat registrata nel 2018 e una manciata di brani live presi al Circolo Grizzly di Fano e al Dong di Macerata per un totale di sedici tracce raccolte sotto il nome di The HM-2 Chronicles, così da svelare le carte in mano prima ancora che si prema il tasto play del lettore cd. Del resto, la band non ha mai fatto mistero del suo immenso amore per quella Svezia e per quel suono che proprio all’effetto della Boss deve tutto e qualcosa di più, tanto da esserne divenuto l’emblema. La differenza con un mero tributo la fa la presenza di alcuni musicisti storici della scena metal tra Romagna e Marche (fare tutti i nomi delle band coperte prenderebbe un articolo a parte) in grado di portare in dote la propria esperienza e bagaglio di viaggio, con tanto di alcune digressioni nel cantato in lingua madre e un certo retrogusto hardcore che fa capolino qua e là. Da segnalare anche il digipack curato dal grafico di fiducia della label Gabriele Santamaria, con foto che ripercorrono le varie fasi della storia della band e note dettagliate a confezionare il regalo fatto dalla band ai propri fan con la giusta carta color sangue. Ripercorrere la storia dei Mannaia non è solo una buona occasione per divertirsi scapocciando ma anche e soprattutto una festa tra amici, perché in fondo la caratteristica principale della band è proprio quella di aver riportato sullo stesso palco e nella stessa sala prove persone le cui strade si sono spesso incrociate nel corso degli anni e che chiunque abbia un minimo di dimestichezza con la scena death nazionale non avrà difficoltà a riconoscere. Poco altro da aggiungere, se non la curiosità di ascoltare quanto prima un nuovo disco. Per ora festeggiamo con loro.