MADEMOISELLE BISTOURI, Black Mass For White Souls

MADEMOISELLE BISTOURI, Black Mass For White Souls

Il bresciano Claudio Frassine si è scelto proprio un bel nome ingannevole per il proprio progetto harsh-noise nato circa tre anni fa: j’adore, speriamo non lo cambi mai. Certifichiamo Mademoiselle Bistouri come un riassunto di dolcezza e dolore, terrore e malattia terminale, profumi floreali e malvagità, ma soprattutto inquietudine alla Charles Baudelaire. Per Baudelaire Frassine prova un’apatica riconoscenza, che lo ha spinto a dedicargli perfino un requiem ruvido e rumoroso di quasi mezzora. Il poeta francese avrebbe apprezzato, ma tutto questo purtroppo non lo riporterà in vita.

Black Mass For White Souls (edizione limitata in cdr) è stridulo al punto giusto, scrostante quanto un solvente a base di trielina e mentalmente inchiodante come la visione del busto enigmatico della regina Nefertiti. Durante l’ascolto si ha come la sensazione di trovarsi rinchiusi in un polveroso bunker antiatomico momentaneamente adibito a sala chirurgica, dove vengono eseguite brutali vivisezioni mentre all’esterno imperversa una guerra aliena combattuta a colpi di laser ultravioletti; ma è anche una sorta di antisettico introdotto nell’organismo in modo sottocutaneo attraverso instabili frequenze elettriche e distorte tomografie assiali computerizzate.

Mademoiselle Bistouri è un altro interessante progetto noise italiano da seguire.