Lute: il video di “Nera È La Notte”

Santo Stefano è il primo martire cristiano, linciato e lapidato a Gerusalemme. Il Duomo di Santo Stefano Martire a Casalmaggiore (Cremona), città dei tre Lute, è stato costruito nella seconda metà dell’Ottocento al posto della Chiesa pre-esistente. Sostanzialmente neoclassico, ospita molti dipinti (in primis quello dell’uccisione di Stefano) e statue (San Giovanni Battista, dato che in origine questa era una pieve, ma anche San Pietro, con in mano le chiavi). Il video di “Nera È La Notte” dei Lute, tratto dal nuovo disco in uscita per DioDrone, Toten Schwan, Tafuzzy Records e Bleu Audio, è un avvicendarsi di scatti dell’interno del Duomo, un susseguirsi sinistro di sofferenza e gravità. Spesso le inquadrature sono imperfette, i soggetti non sono centrali, come se chi ha realizzato il video intendesse incrinare la sacralità e l’equilibrio formale (sempre d’impostazione neoclassica si parla) dell’insieme, aprendo delle crepe in tutti quei marmi. Nessun effetto speciale, nessun arditismo (ogni tanto il passaggio da un’immagine all’altra asseconda i colpi di batteria), ma un’idea semplice al servizio di realtà che di certo non hanno soldi per chiamare Mark Romanek.

Com’è il pezzo? Ascensionale, emotivo, vicino a certi 65daysofstatic o a una versione meno complicata degli Shora.